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Dopo l’assoluzione, Platini all’attacco di Infantino: «i veri colpevoli non erano in aula»

La Fifa si limita a prendere atto del verdetto del tribunale e annuncia che attenderà il giudizio motivato completo prima di commentare ulteriormente

Dopo l’assoluzione, Platini all’attacco di Infantino: «i veri colpevoli non erano in aula»
Db Torino 13/05/2014 - finale Europa League / Siviglia-Benfica / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Michel Platini

«Ho vinto una prima partita ma la lotta all’ingiustizia continua, i veri colpevoli non sono comparsi in questo primo processo ma sappiano che ci ritroveremo»

Sono le parole con cui Michel Platini ha commentato la sua assoluzione (e quella di Blatter) dalle accuse di frode e di truffa risalenti al 2015. Lo scorso 15 giugno era stato chiesto un anno e otto mesi di reclusione con sospensione della pena per i due imputati. Platini, in qualche modo, si riferisce al sospetto che l’inchiesta fosse in qualche modo pilotata, che sottendesse una regia occulta. Nello specifico, la difesa di Platini aveva chiamato in causa Gianni Infantino, che all’epoca dei fatti lavorava fianco fianco con l’ex calciatore francese, prima di essere eletto – nel 2016 – presidente della Fifa.

La Fifa non ha commentato.

«La Fifa prende atto del verdetto del tribunale in merito al caso aperto dall’ufficio del procuratore generale e attenderà il giudizio motivato completo prima di commentare ulteriormente»

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