ilNapolista

El Paìs: per ora Mick Schumacher non si avvicina nemmeno a zio Ralf, figuriamoci a papà Michael

Il quotidiano spagnolo scrive che fin qui il 23enne non è stato all’altezza delle aspettative. Magnussen, suo compagno alla Haas, ha fatto meglio di lui

El Paìs: per ora Mick Schumacher non si avvicina nemmeno a zio Ralf, figuriamoci a papà Michael
Nurburgring (Germania) 11/10/2020 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Mick Schumacher

Com’è bella la stampa straniera. El Paìs pubblica un articolo impietoso – ma non esagerato – su Mick Schumacher (23 anni) figlio del campionissimo Michael vincitore di sette campionati del mondo in Formula Uno. Il povero Mick rischia di essere uno dei tanti figli schiacciati dal paragone col padre. Il quotidiano spagnolo scrive che le aspettative sono state eccessive e che al momento non hanno trovato conferme nella realtà.

In Austria è arrivato sesto, suo miglior piazzamento di sempre, ed è stato votato dal pubblico quale miglior pilota del giorno. Negli ultimi due Gran Premi è riuscito a invertire un po’ la tendenza, ma non basta. El Paìs ricorda che sono stati 31 i Gran Premi consecutivi in cui non è andato a punti.

Fino alle ultime due tappe del calendario, Schumacher era stato ampiamente superato dal danese Kevin Magnussen suo compagno di scuderia. (…) I numeri non ingannano: superata la metà del calendario, e alle porte del 12esimo round, sul circuito francese del Paul Ricard, Magnussen occupa l’undicesimo posto in classifica con 22 punti, quasi il doppio di Mick che ne ha 12. Il duello nelle prove a cronometro vede Magnussen vincitore nove volte a due.

Oggi in Francia Magnussen partirà dall’ultima fila per irregolarità (come Sainz). Mick Schumacher partirà 17esimo, ha fatto il penultimo tempo.

Questo è il periodo in cui le case automobilistiche decidono quali saranno i piloti della prossima stagione. Scrive El Paìs che Schumacher junior ha la possibilità di migliorare le proprie prestazioni.

E conclude così:

La logica ci porta a pensare che continuerà a indossare la tuta Haas, dal momento che non c’è spazio in Ferrari – Leclerc e Sainz non sono in scadenza – anche se fa parte della Ferrari Drivers Academy. È vero che l’ombra del successo di suo padre con la Ferrari è molto lunga, ma nessuno comprenderebbe una sua promozione in Ferrari a meno che le sue prestazioni non aumentino notevolmente da ora in poi. Al momento, risultati alla mano, non è solo  il paragone con suo padre a essere fuori luogo, è che Mick non si avvicina nemmeno ai meriti di Ralf, suo zio, vincitore di sei gare nei primi anni 2000, sempre con la Williams, e che è stato anche in grado di salire sul podio 27 volte e firmare sei pole position. La Ferrari ha una sorta di diritti di prelazione su Mick con la scuderia Haas. Nessuno oggi deve mettere in discussione Schumacher, anche se la sua carriera non corrisponde alle aspettative che lo accompagnano.

ilnapolista © riproduzione riservata