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Sandro Rosell: «I miei quattro anni da presidente del Barcellona sono i migliori nella storia del club»

A El Periòdico: «La nostra gestione era basata sul controllo della spesa. Guardiola non è andato via a causa mia: c’era un problema nello spogliatoio»

Sandro Rosell: «I miei quattro anni da presidente del Barcellona sono i migliori nella storia del club»

In un’intervista a El Periòdico, l’ex presidente del Barcellona, Sandro Rosell ha parlato del periodo in cui ha guidato il club blaugrana definendo quei quattro anni come i migliori della storia del club.

«Con tutta l’umiltà di cui sono capace dico che i miei quattro anni alla presidenza del Barça sono i migliori della storia del club in termini titoli, soldi guadagnati, patrimonio creato, funzione sociale e fondazione. Sono stati quattro anni bestiali e l’eredità che hanno lasciato è stata brutale. Si tratta di dati e sono quello che sono. Si può dire: ‘Mi piace molto Rosell oppure non lo sopporto’, ma i dati oggettivi della mia gestione sono pubblicati sui siti ufficiali del Barça, verificati. Finora questo non è stato valutato perché ho sempre dedicato il 100% alla gestione e lo 0% alla conversazione».

Rosell parla di cosa serve ad un club come il Barcellona per essere gestito.

«Un club come il Barça richiede tre persone molto importanti per gestirlo: il presidente, che ha il compito di dire di no e di stabilire dei limiti, il direttore generale, che è colui che deve gestire entrate e spese e il direttore sportivo, che è colui che dovrebbe investire questo margine in campo».

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«Su dieci decisioni puoi fare due errori, ma se ne fai otto affondi il club».

Ai suoi tempi, con lui che era il presidente, c’erano Antoni Rossich come direttore generale e Andoni Zubizarreta come direttore sportivo.

«La nostra gestione, dal 2010 al 2014, era basata sul controllo della spesa. Quella di Bartomeu si basava più sull’aumento dei ricavi e ha ottenuto quasi 1.000 milioni. Ma c’è stata una pandemia e i 1.000 milioni sono diventati 650, al di sotto della spesa».

Rosell ha negato di essere stato lui il motivo per cui Guardiola lasciò il Barcellona.

«Non è vero: Guardiola e i giocatori lo hanno spiegato in ogni modo che si trattava di un problema tra Guardiola e i giocatori, un problema negli spogliatoi».

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