Il lavoro di Giuntoli (e Micheli) può portare a Napoli tre gioiellini (uno è già arrivato). Reja ha raccomandato l’attaccante del Chelsea che è un’iradiddio
Metti un georgiano, un albanese e un sudcoreano. Il nuovo Napoli è sempre più intrigante, segue piste poco battute e scova talenti meno noti al grande pubblico (quello degli incompetenti, per capirci). Come del resto il Napoli ha sempre fatto: da Hamsik a Koulibaly; tutti criticati al loro arrivo.
Già oggi nella prima amichevole a Dimaro abbiamo avuto un’anticipazione delle qualità di Kvaratskhelia georgiano di 21 anni che ha dato spettacolo per i 45 minuti in cui ha giocato. Un calciatore d’altri tempi, Gigi Meroni del Caucaso, che ha segnato due gol (uno con lo scavetto di sinistro) , fornito l’assist a Rrahmani dopo una serpentina sulla sinistra e scucchiaiato una palla al bacio in area a Zielinski per un assist che il messicano Lozano non ha sfruttato.
Mentre il Napoli stava giocando con la squadra d’Eccellenza dell’Anaune, prendeva piede la terza mossa in entrata del mercato del Calcio Napoli dopo Olivera e appunto il georgiano. Si tratta di Kim Min-jae difensore centrale sudcoreano ora tesserato col Fenerbahce. Un marcantonio di un metro e novanta, forte nel gioco aereo, dal lancio lungo, ammiratore di Sergio Ramos che cerca di emulare per quanto possibile. Ha 25 anni e potrebbe essere lui, si spera, l’erede di Koulibaly che in queste ore è tra Londra e gli Stati Uniti per firmare il contratto che lo legherà a peso d’oro al Chelsea.
E proprio il Chelsea è proprietario del cartellino del ventenne albanese Broja vera e propria forza della natura che piace a Cristiano Giuntoli (e non solo). È un gran bel giocatore, Reja lo conosce bene, è il suo ct nell’Albania in cui Broja ha giocato 14 partite e segnato 4 gol (due decisivi all’Ungheria per due 1-0 in due partite valide per le qualificazioni ai Mondiali). Proprio Reja ha confermato a De Laurentiis che si tratta di un fenomeno. Il presidente ha rotto gli indugi e ha deciso che vuole con la maglia del Napoli. L’investimento vale la pena. Il cartellino è del Chelsea, i rapporti sono buoni dopo l’affare Koulibaly. Quest’anno ha giocato in Premier col Southampton (32 presenze, 6 gol). Ovviamente il suo arrivo provocherebbe i soliti mugugni ma bisogna avere a cuore le sorti del Napoli e non accontentare una piazza che ormai da anni conferma di non avere le basi per poter parlare di calcio. Lo scouting del Napoli – da Giuntoli a Micheli – ha sempre dimostrato di capirne abbondantemente più dei tifosi (per fortuna).