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«A Firenze mio figlio di 9 anni costretto a mettere alla rovescia la maglia del Napoli»

SerieAnews.com intervista il padre del bimbo (è francese): «la rivalità fa parte del nostro gioco preferito, ma i bambini vanno lasciati in pace»

«A Firenze mio figlio di 9 anni costretto a mettere alla rovescia la maglia del Napoli»

Su SerieANews.com Mirko Calemme intervista il papà del bambino che domenica sera al Franchi è stato costretto a mettersi alla rovescia la maglia del Napoli.

Il bambino si chiama Antonio, è francese, ha 9 anni.

Racconta il padre

“Antonio è arrivato allo stadio indossando il completino del Napoli”, ci racconta il suo papà, “ma ai cancelli, per la prima volta, gli steward ci hanno bloccato. Non volevano che entrasse in tribuna con i colori azzurri”. Sembrava un eccesso di zelo: per quanto il tifo possa dividere, un bambino di nove anni non può essere motivo di tensione. Eppure, gli steward non avevano tutti i torti.

Il racconto del papà prosegue: “Abbiamo assistito al riscaldamento appoggiati alle ringhiere che affacciano sul campo, ma diverse persone hanno iniziato a inveirci contro. Non me lo aspettavo, la cosa mi ha innervosito ed i toni si stavano alzando in maniera preoccupante”. Dunque, la decisione drastica: “Per evitare problemi abbiamo deciso di spostarci, e gli steward hanno obbligato Antonio a togliere la maglietta. Non ne avevamo altre, così l’ha dovuta indossare al contrario. Almeno ha funzionato: ci hanno lasciato in pace”.

Antonio, così, è apparso in mondovisione indossando una casacca alla rovescia, il suo unico scudo possibile all’idiozia. Sia chiaro, sarebbe ridicolo e puerile puntare il dito solo verso il Franchi: episodi del genere accadono in quasi tutti i campi del nostro paese. È nostro dovere, però, condannarli ogni volta che ne veniamo a conoscenza: la rivalità fa parte del nostro gioco preferito, ma i bambini vanno lasciati in pace. Almeno loro.

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