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Napoli-Monza 4-0, pagelle / All’autogrill di Bisceglie, sull’A16, il dvd di Adl in versione Zappatore

“Addenocchiate e vasame sti mmane”. Kvara è di un altro pianeta rispetto a Insigne. Chiediamo scusa a Giuntoli per tutte le cose brutte pensate di lui

Napoli-Monza 4-0, pagelle / All’autogrill di Bisceglie, sull’A16, il dvd di Adl in versione Zappatore
Napoli 21/08/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia ONLY ITALY

Le pagelle di Napoli-Monza 4-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Lemme lemme, il partente dolente è alla sua seconda da titolare e stavolta sono novanta minuti senza pensieri. Il Napule prende a pallate i rossi berlusconiani e Meret viene impegnato una volta sola, si fa per dire, da quella pelota deviata dalla cabeza amica di Zerbin – 6

Mi è parso più coinvolto, un po’ più partecipe anche in assenza di pericoli e più sicuro nella costruzione dal basso. Magari è solo una speranza, ma preferisco provare ad avere un po’ di fiducia in questo portiere che al momento è il titolare e nel quale nessuno più sembra nutrire nemmeno un briciolo di fiducia – 6

DI LORENZO. Lo show è tutto nella trequarti monzese e l’Euroappuntato dà il suo contributo in società con l’Alta Velocità messicana – 6,5

Bello vederlo proiettato in avanti. Le sue giocate sono sempre intelligenti e la solidità quella di sempre – 6,5  

RRAHMANI. Decisamente più sicuro rispetto all’incipit in terra gialloblu. Il gol avversario arriva ma questa volta non è un accidente filosofico bensì un fallo netto dell’ex Petagnone. Annullato e difesa inviolata – 6,5

Mi piace il piglio e anche il modo in cui prende per mano Kim, non per fargli da balia, per carità, che proprio non ne ha bisogno, ma per dettare i tempi della piena intesa con i compagni di reparto. Sempre attento, preciso e corretto: alla fine si ferma anche a chiarirsi con Petagnone insieme a Osimhen per la spinta che ha portato all’annullamento del gol del Monza – 6,5

KIM. Il suo Paese, la Corea del Sud, è la patria dello stacanovismo e lui non è da meno: la sua etica del lavoro ha un’applicazione senza fronzoli e senza sbavature. Kim è essenziale, non ridondante, e non sbaglia nulla. E lì davanti c’è gloria anche per lui: va di testa due volte e la seconda è quella buona – 7,5

La faccia da bambinone potrebbe minare la sua credibilità, ma ci pensa il suo carattere a chiarire subito che è molto lontano da quel panda a cui potrebbe somigliare. Gioca con grande personalità, con movimenti semplici ma efficaci, non sbaglia niente. Legge bene le azioni, è solido, quello che serve ad un centrale. Il fatto che abbia trovato anche il gol, poi, è un valore aggiunto – 7.5

MARIO RUI. Marittiello quest’anno potrebbe avere un ruolo decisivo: fare l’hombre vertical coi suoi lanci a scavalcare il centro e mettere in moto il Che Kvara (versione aggiornata dei diari della motocicletta). Oggi non gli riesce del tutto, però il pensiero c’è – 6

Kvara è troppo veloce e raffinato per lui, che ancora fatica a leggerne i movimenti. Partita onesta e di fatica, comunque – 6

OLIVERA dal 70’. La progressione promette bene, molto – 6

Per me un po’ troppo irruento e un po’ impreciso. Da rivedere – senza voto

ANGUISSA. Nell’esordio stagionale al Maradona il centro del Napule è un trio danzante che macina percentuali impressionanti di possesso e recupero palla. Perdipiù Zambo 2 la Vendetta ha una vocazione più offensiva dell’anno scorso, come quando al 25’ arriva sotto la porta dei rossi e spreca a causa del suo ego. Compensa con l’assist vincente per il due a zero di Victor Victoria. In ogni caso una partita da vertigini, come quella dei suoi due colleghi di reparto – 7,5

Recupera palle, riparte veloce, regala un assist delizioso a Osimhen per il gol del raddoppio. Questa sera mi è piaciuto assai assai – 7,5

LOBOTKA. Ci vedrete danzare come giovani zanzare: la banda di Robotka suona il rock a un ritmo che stordisce il Monza. Lobo si abbassa e si alza come un metronomo che punge e sparge il sangue avversario. E il terzo gol del Che Kvara nasce da un’invenzione sua, velocità di pensiero e piedini fatati – 7,5

Mi sa che su di lui abbiamo finito gli aggettivi, Fabrizio (la citazione di Fossati è splendida). Comunque, una cosa è certa ed è bene ribadirla: è il perno su cui si basa il Napoli di Spalletti. Ogni volta che regala una delle sue perle ti chiedi: chi è il ricambio di Lobo? Nessuno alla sua altezza. È imprescindibile – 7

POLITANO dal 78’. Senza voto

Ha corso un po’ a vuoto – senza voto

ZIELINSKI. Del trio danzante è quello che ricama di tacco. Non vorrei sbagliarmi, Ilaria: con Robotka e Zambo a mettere la pelota in cassaforte, il nostro San Piotr ha la testa sgombra e si diletta a volteggiare con grazia talvolta inedita. Insomma non deve fare più due o tre ruoli contemporaneamente come sovente è accaduto in passato, dalla sottopunta al supplente del Torontino. E questa leggerezza gli fa molto bene – 7,5

Un giocatore rinato, tra tacchi, prestanza fisica, giocate di fino. Finalmente per fermarlo gli avversari non hanno avuto altro modo che strattonarlo per la maglia. Piotr esce dal bozzolo e diventa farfalla: sarebbe un film bellissimo, se durasse. Intanto, sembra aver fatto un grande salto di personalità. Serve anche l’assist per Kim – 7,5  

LOZANO. Ancora una micidiale prestazione da puntero che punta direbbe il principe de Curtis: El Tav è il primo azzurro a tirare in porta, indi una serie di incursioni con servizi vari per i compagni. Gli manca solo il gol – 7

Meno brillante e preciso che contro il Verona ma comunque prezioso e dinamico – 6,5

ZERBIN dal 78’. Senza voto

Senza voto

OSIMHEN. Il Napule fa il tiro a segno e Victor Victoria si esercita con tentativi di rovesciate, tiracci alti, dribbling finiti male e palle di testa schiacciate a terra. Finché. Finché Zambo lo serve al millimetro e lui indovina un diagonale vincente. Poi nel secondo tempo cerca la porta addirittura di tacco – 7

A volte sembra troppo frenetico, come quando ha sbattuto contro Di Gregorio per il vizio di non alzare la testa. Altre, invece, regala quelle zampate che valgono tre punti e una caterva di entusiasmo. È un diamante grezzo, un simpatico ragazzone, ma deve imparare a regolare la sua forza, perché a volte rischia di farsi male inutilmente – 7

OUNAS dall’83’. Adamo il biondo sfoggia invano il suo talento dribblomane per segnare a tutti costi – 6

Inconsistente e impreciso – senza voto

KVARATSKHELIA. Per favore, Ilaria, non tiriamo in ballo il Torontino: il Che Kvara è di un altro pianeta rispetto all’emigrante e il suo tiro a giro è istinto puro, nulla di costruito o di ostinato, non so se mi spiego. Segna di destro, poi di sinistro e tuttavia ha ragione Lucio in the Sky: ancora deve esplodere, ancora non abbiamo visto nulla. E adesso fatevi sotto nostalgici dalla testa dura e legnosa, continuate a trovare la pagliuzza nell’occhio del pappone senza accorgervi della trave che vi acceca. Non perdiamoci di vista: a breve, all’autogrill Dolmen Ovest di Bisceglie, l’ultimo prima del casello di Bari sull’A 16, ci sarà un’esclusiva imperdibile: ‘O Zappatore versione DeLa, “addenocchiate e vasame sti mmane” – 8

Il primo gol di Kvara mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta. Continuavo a ripetere: “Mammamiamammamiamammamia”, così, in loop. È straordinario, indefinibile, meraviglioso. E non credo di esagerare. Gioca la prima al Maradona e fa letteralmente i numeri, inoltre va pure ad esultare sotto la curva come se fosse qui da sempre. Ogni volta che guardo giocare questo georgiano venuto fuori dal nulla chiedo scusa a Giuntoli per tutte le cose brutte che ho pensato tante volte su di lui. Che personalità, per la miseria. E deve ancora crescere! – 9  

ELMAS dal 70’. Tra tanti arrivi e riscoperte, non dimentichiamoci di lui – 6

Senza voto

SPALLETTI. Che cos’è l’esperienza, dove si compra? Viene in mente l’amalgama di Massimino. Piuttosto Lucio in the Sky ripeta con il Monaco di Monza alias Fra’ Pasquale di Casoria: “Abbiamo vegliato la salma (in questo caso il passato) per tutta la notte: è stato un veglione”. Appunto, un veglione con quaterna, dopo la manita veronese – 7

Ha tra le mani un Napoli straordinario. È la seconda di campionato e ho già gli occhi carichi di meraviglia. E non è perché vinciamo in modo facile contro avversari modesti. È come giochiamo che fa la differenza. L’agonismo, come gira la squadra. La fame, quella cosa che forse non si è mai vista così da queste parti, non per due partite consecutive, almeno. È un Napoli che mi diverte tantissimo. Quando al volare basso di Spalletti… meglio così, meglio in sordina. E poi vuol dire che ha imparato la lezione: del nostro pubblico è sempre meglio diffidare – 7

ARBITRO FOURNEAU. Sarà la nostra croce questa direttiva dell’arbitraggio all’inglese. Fourneau tollera falli e fallacci e non vede un rigore netto sul tiro di Zambo – 3

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