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Icardi e Totti: divorzi da copertina, “nel nome della riservatezza dei figli”

In attesa che Ilary si vendichi dell’intervista del Pupone, Wanda annuncia su Instagram la fine con Mauro dopo averlo lasciato in Turchia

Icardi e Totti: divorzi da copertina, “nel nome della riservatezza dei figli”
Db Milano 31/03/2019 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mauro Icardi-Wanda Nara

Il silenzio vale l’attesa. Due settimane sono passate, senza che Ilary Blasi sia piombata nello studio amico della Toffanin a resocontare “tutta la verità” del più doloroso divorzio italiano al tempo dei social. I Rolex depredati, le borse sequestrate per ripicca, la parrucchiera convocata a testimoniare la tresca col personal trainer. Ettore Scola, senza citarlo mai. Arriverà il tempo della vendetta, per l’intervista-suicidio di Totti al Corriere della Sera. La tv del dolore contro la stampa istituzionale. Un duello di rara perfezione compositiva, di cui abbiamo letto solo il trailer.

Il tutto, va da sé, continuando ad invocare il rispetto della sacra riservatezza famigliare: “fatelo per i nostri figli”. E’ la stessa formula che utilizza Wanda Nara ufficializzando con una “storia” di Instagram la fine – a quanti finali stanno? Abbiamo perso il conto – della relazione con Mauro Icardi. Con un tempismo mefistofelico: la procuratrice Wanda ha depositato il pacco Icardi in Turchia, al Galatasaray, l’esilio dorato dei grandi attaccanti di rango, e la moglie Wanda s’è liberata dell’incomodo marito lasciando alla mamma Wanda la difesa della serenità del focolare. Un capolavoro. Wanda è sì una, ma soprattutto è trina.

La retorica di prassi non lascia niente all’invenzione. Il momento è “davvero molto doloroso”. E lei parla per anticipare “le tante speculazioni mediatiche che stanno venendo fuori”. Colpa, ammette, “della mia esposizione”. Dice che non ha “nulla da dichiarare” e non ha  “intenzione di fornire alcun dettaglio in merito a questa separazione”.  Per favore – la chiosa angustiata – vi chiedo di capire la riservatezza, non solo per me ma anche per i nostri figli”.

Abbiamo dovuto crackare il sistema di correzione automatica per riuscire a mettere Wanda Nara nella stessa sintassi di “riservatezza”, ma tant’è. Il parallelo di queste due iper-famiglie rotte dalla notorietà – e da cose personali che non resteranno mai tali – è quasi sfacciato: Totti e Icardi, Ilary e Wanda. Il campione e la showgirl d’affari. I figli, una marea di figli, in mezzo. E’ la storia d’ogni divorzio all’italiana, in fondo. Il finale patinato non se lo sono certo inventati loro. E’ una tradizione, più che altro.

Ma è la reiterazione quasi industriale dello stesso meccanismo cui abbocchiamo – tutti – che rende irrisolvibile la situazione. Dopo mesi di frattaglie di gossip, pubblichiamo ancora una volta il dettato di Wanda, di Checco e di Ilary (Mauro un po’ meno. Mauro non parla molto). Perché di questi amori burini vogliamo sapere tutto, li scarnifichiamo fino all’osso. E godiamo di tutto il kitsch a disposizione. Anche quello a lento rilascio, sequel dopo sequel.

Totti almeno ha smesso, prima di naufragare da Cazzullo. Ha potuto opporre la depressione post-addio, la morte del papà, la carriera della moglie a dispetto degli equilibri famigliari. Icardi è passato dall’Inter al Psg alla Turchia di sponda sulla ingombrantissima moglie. Che al fine ha sentenziato: basta, stop. Riservatezza. Fatelo per i figli.

Seguiranno mille altre delazioni, interviste, sfoghi “riservatissimi” elaborati in difesa preventiva. Con le creature nell’ombra, protetti da una privacy trasparente. E quei calciatori che volevano essere figurine Panini e invece sono ormai solo copertine di Chi.

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