ilNapolista

Il Giornale: Rocchi e Trentalange come il Marchese del Grillo, nemmeno le scuse

Dai due capi degli arbitri nemmeno una parola, figuriamoci le dimissioni. Non hanno spiegato nulla, Gravina li ha persino difesi

Il Giornale: Rocchi e Trentalange come il Marchese del Grillo, nemmeno le scuse
Mg Genova 25/08/2019 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi

Il Giornale torna sul disastro Var e arbitrale di Juventus-Salernitana e sul surreale silenzio dei dirigenti arbitrali.

Il silenzio dei colpevoli e pensieri in libertà. Il presidente degli arbitri, il designatore, tutti nascosti dietro un comunicato per il gol annullato a Milik in Juventus-Salernitana.

Il n.1 federale ha proseguito: «Arbitri e Var non hanno sbagliato». E via con l’immagine che non c’era. Se il capo del calcio italiano la pensa così, diventa utopia aspettarsi altro dai dirigenti arbitrali: Alfredo Trentalange e Gianluca Rocchi. Bastavano due parole: ci scusiamo. Una forma di rispetto per club e tifosi. Magari seguite da un gesto: dimissioni. Ma è impensabile per una categoria che non ha confidenza con umiltà e coraggio. L’Aia, versione Marchese del Grillo, si è messa a trattare di telecamere, al posto di spiegare cosa fosse successo sul campo, cosa si fossero detti Marcenaro e Banti oppure se sia stato coinvolto il guardalinee.

ilnapolista © riproduzione riservata