Vince 3-0 a Glasgow nonostante un doppio rigore sbagliato da Zielinski. Primo tempo non facile ma questa squadra ha una personalità mai vista
Il Napoli batte i Rangers 3-0. È primo in classifica in Champions e in campionato. Gioca una partita che possiamo definire seria, adulta. Si conferma squadra di carattere e matura, capace di reagire alle avversità come è un doppio rigore sbagliato. Non vogliamo girare il coltello nella piaga dei nostalgici ma questa squadra non ha proprio nulla in comune con quella del passato. Siamo certi che lo sappia anche Spalletti.
Sulla porta di Rangers-Napoli è preferibile affiggere il cartello “astenersi patiti del calcio contemporaneo”. Facendo le debite proporzioni, è una partita decisamente più anni Settanta e Ottanta, soprattutto il primo tempo. Le classiche trasferte delle squadre italiane in questi stadi complicati. Con la differenza che in genere in quegli anni le italiane in trasferta perdevano. Il Napoli invece vince e va a punteggio pieno nel girone a di Champions. Vittoria in parte sofferta (ma nemmeno tanto).
Il Napoli vince 3-0 al termine di un secondo tempo in cui succede di tutto. Tira tre rigori, ne sbaglia due con Zielinski ma segna il terzo con Politano. Resta con un uomo in più dal 55esimo. E da quel momento controlla più o meno agevolmente la partita che nel primo tempo invece aveva presentato fisiologiche insidie.
È impossibile raccontare il match prescindendo da quel che succede tra il 55esimo e il 68esimo. Il punteggio è 0-0 e negli occhi ci sono ancora i due tiri liberi sbagliati da Fontecchio nel finale di Italia-Francia. Il Napoli sembra rivivere il remake del tardo pomeriggio cestistico. Non è solo il basket a essere uno sport infame. Lo sono tutti, perché gli sport sono una metafora della vita. Zielinski – fino a quel momento delizioso – con un tocco al volo da fuoriclasse, dalla propria metà campo del Napoli vede un corridoio per Simeone e lo spedisce in porta. L’argentino tira dritto e una volta in area viene stretto da due difensori e falciato da Sands. L’arbitro non ha dubbi, rigore e seconda ammonizione quindi espulsione (Rangers in dieci). A questo punto succede di tutto. Zielinski imita Beccalossi e sbaglia due rigori in tre minuti. La prima volta, Politano fa gol sulla respinta ma il Var certifica che è entrato in area poco prima della battuta. Zielinski torna dal dischetto e tira dalla stessa parte di prima (a destra) ma peggio di prima: respinto.
Cala il gelo sul Napoli anche se i Rangers sono in dieci. Gli avversari sono tutt’altro che irresistibile ma ancora una volta questo Napoli dimostra di essere squadra con tanta personalità. Riprende a giocare e conquista un terzo rigore (in teoria secondo): fallo di mano su destro a botta sicura di Kvaratskhelia. Sul dischetto ci vanno tutti. Prima va Zielinski, poi Kvara si prende il pallone e infine arriva Politano e dice: lo batto io. Per fortuna il Napoli non passa alla storia. Incrocia a sinistra e segna nonostante il portiere McGregor intuisca la traiettoria. Mancano 22 minuti più recupero alla fine, il Napoli la porta a casa praticamente in carrozza. Finisce 3-0. Prima raddoppia al termine di una bella azione cominciata da Kim poi proseguita da Ndombele sulla tre quarti che serve Raspadori: triangolo con Olivera e gol di sinistro. E poi chiude Ndombele su assist di Anguissa.
Le partite sono state due. Del primo tempo si può dire che l’allenatore degli scozzesi è olandese ma Giovanni van Bronckhorst si è perfettamente adeguato alle tradizioni locali. I Rangers si confermano una squadra decisamente meno dotata del Napoli ma sfoderano le uniche armi che hanno: il pressing, la corsa, l’intensità. Ne viene fuori un primo tempo difficile da addomesticare, il Napoli gioca bene e soprattutto affronta il match senza sottovalutare l’avversario. Ma ovviamente è un match basato essenzialmente sull’agonismo.
Il Napoli fa quel che sa. Lobotka ha il compasso, Anguissa dà sostanza, Zielinski prosegue nel suo ottimo momento e al terzo colpisce in pieno il palo con un sinistro micidiale. Sempre il polacco, a metà primo tempo, serve un assist delizioso a Simeone che davanti al portiere tira a botta sicura sotto le gambe ma McGregor è piuttosto fortunato.
Gli scozzesi le loro occasioni le hanno. Possono segnare dopo trenta secondi, per fortuna il colombiano Morelos se lo divora di testa in area piccola. Appena possono, i Rangers ripartono. Soprattutto a sinistra lungo l’asse Barisic-Kent. Per fortuna del Napoli non hanno una tecnica da Champions. Almeno due volte, in area azzurra, altri piedi avrebbero punito Meret. Kim e Rrahmani confermano la loro solidità.
Poi, la ripresa e la seconda vittoria consecutiva del Napoli che è primo in classifica anche in Champions.