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Napoli-Lecce 1-1, pagelle / Se Osimhen segnasse quanto si lamenta, peggio lui del turn-over

Era sempre a terra o in fuorigioco. Peggio di lui solo Ndombele. Male persino Kvara che si arravoglia con la palla. Uno si salva: Meret

Napoli-Lecce 1-1, pagelle / Se Osimhen segnasse quanto si lamenta, peggio lui del turn-over
Ci Napoli 31/08/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Wladimiro Falcone

Le pagelle di Napoli-Lecce 1-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Stasera, Ilaria, il Napule mette in scena la fiera degli errori e del caos e il giovane Meret, chi l’avrebbe mai detto, è uno dei pochi a salvare se stesso e la squadra: la parata sul (secondo) rigore colombiano è una sorta di rinnovato battesimo azzurro, un balzo felino ed escatologico in questo epilogo d’agosto – 7

Parare un rigore a 24 ore dalla fine del mercato, con tutto quello che avrà in testa questo ragazzo è da premiare. Che bello il modo in cui i compagni sono corsi ad abbracciarlo e anche il modo in cui lui li ha allontanati, ricordando loro che c’era da contrastare l’angolo che stavano per battere i leccesi. Meret è anche l’unico che si è accorto, là dietro, che Colombo stava per tirare, ma purtroppo non poteva fare nulla: ha provato ad attirare l’attenzione dei compagni, ma il patatrac è stato roba di attimi – 8

DI LORENZO. Dopo Sottil nell’ostile Florentia, sul suolo amico gli tocca il trottolino Banda, che gli fa girare la cabeza e pure gli zebedei. Epperò l’Euroappuntato promosso capitano non gioca male: a destra un po’ di vita c’è e lui spinge sin pausa ma i suoi palloni vengono sovente risucchiati dal gorgo grigio delle imprecisioni – 6

Per la seconda partita di seguito sbaglia tanto, troppo. Imbarazzante, per i suoi standard, il modo in cui Banda lo mette sotto. Intesa fragilissima con Politano e, poi, con Lozano – 5

OSTIGARD. Insieme alla riscoperta di Meret, l’esordio del norvegese è un’altra lieta novella di questo mercoledì non dico da pecore ma da orsacchiotti lenti. E il triangolo d’impostazione formato con Kim Il Lung e Robotka è una fiammella cartesiana nella penombra generale – 6,5

Di gran lunga il migliore in campo. E che personalità! Direi che in quanto a difesa stiamo messi benissimo – 8

KIM. La presunta colpevolezza sull’incredibile gol del rossonero di Lecce è un’autentica fake news. La prestazione di Kim, ancora una volta, rasenta l’infallibilità – 6,5

È inutile cercare le colpe di un eurogol (però hai notato, Fabrizio? Se c’è qualcuno che ancora non ha mai segnato in Serie A è come se noi gli dicessimo: ‘prego, accomodati, fallo da noi!’). Kim è attento quando deve difendere e imposta pure il gioco con una serenità che è una bellezza, tanto basta – 6

OLIVERA. E’ meno vistoso di Marittiello ma bada più alla sostanza, evitando anche rischi, che là dietro è sempre cosa buona e giusta. Certo, è una sinistra neofita quella formata da Mathias l’uruguagio e il Macedone del Nord, ma è pur sempre vero che il gol del predetto Macedone origina proprio da lì – 6

Ho sentito la mancanza di Mario Rui – 5

ANGUISSA. Lucio in the sky sperava in un Black Power di centro. Speranza fallace. Reduce dalle fatiche toscane, Zambo è sì più presente di Ndombele ma pugna soltanto un tempo – 5,5

Non ci voleva tanto ad essere più presente di Ndombele, però. E poi a penalizzarlo è proprio Ndombele, purtroppo – 5,5

SIMEONE dall’85’. Un ingresso tardivo – senza voto

Senza voto

NDOMBELE. Vuole dimostrare forza e carisma per fare il play ma combina un disastro e mezzo: dapprima provoca il penalty su DiFra e poi assiste sbigottito al gol della vita che esce fuori dall’Uovo di Colombo – 4,5

Il peggiore in campo – 4,5

LOBOTKA dal 45’. Introduce una buona dose di razionalità e ordine nel caos azzurro. E non è poco – 6,5

Come di incanto – e come al solito – entra Lobo e nel Napoli si riaccende la luce. Ma non è che si può essere Lobodipendenti. Una soluzione andrà pur trovata – 6

POLITANO. L’ossessione per il tiro è patologica e sovente irritante. In ogni caso due gliene riescono, mentre un altro si trasforma nell’assist vincente per Elmas – 6,5

Ha sbagliato un tiro e per la prima volta è stata la nostra fortuna… – 6

LOZANO dal 71’. Entra come una furia azteca ma alla fine il risultato non cambia. Dimostra comunque più fantasia di Na-Politano: tra i due, il messicano resta il mio preferito – 6,5

Vivacizza tutto appena mette piede in campo, forse poteva anche essere inserito un po’ prima – 6

RASPADORI. Giacomino vaga invano alla ricerca della palla e dei compagni – 5

E forse anche alla ricerca di se stesso. Dopo due minuti in campo è sparito del tutto – 4,5

ZIELINSKI dal 45’. Ecco, in una partita del genere, Piotr avrebbe potuto inventare un gol dei suoi. Del resto ha avuto un tempo intero a disposizione: invece ci prova una sola volta. A un certo punto ho pensato: ci fosse stato Fabian a provarci… o no, Ilaria? – 5,5

Inizia bene, poi viene fagocitato dall’accozzaglia che è sembrato a tratti il gioco del Napoli. Il tiro dalla distanza? Può farlo anche lui – 5,5

ELMAS. Il fatto di stare ovunque e da nessuna parte, privo di qualsiasi etichetta tattica, lo fa trovare al posto giusto nel momento giusto, solo soletto senza alcun giallorosso a prendersi cura di lui. Passa inosservato e avrebbe potuto finanche fare il bis. Detto questo, il Macedone però poi sbaglia alcuni passaggi decisivi – 6

Che mistero, Elmas. Che pedina preziosa, Elmas. Quando è in campo oscillo tra questi due pensieri e a volte mi sento schizofrenica. Ad ogni modo: gol pesantissimo – 6

KVARATSKHELIA dal 60’. Entra tardi, il tempo passa e Kvara sente l’ansia da prestazione. Così si arravoglia lui e la palla con precisione elvetica. Frenesia canaglia e dolente – 5

Ieri non era partita da troppi giochetti. Ed è stato anche troppo ostinato. Detto questo è pazzesco che un ragazzo così giovane non possa giocare almeno un tempo per intero – 5

OSIMHEN. Osi sembra aver perso l’uosimo del gol. Come a Firenze non vince mai un contrasto e non riesce a tenere palla. Il vero problema di stasera è stato lui, non il turn over o il cambio di modulo nel primo tempo – 4,5

A parte i contrasti, sta sempre a terra, o sempre in fuorigioco. Inoltre ha rubato una palla perfetta a Kvara. Se ogni volta che ti arriva una palla non riesci a finalizzarne nemmeno una, non puoi poi lamentarti con i tuoi compagni. Si è sbracciato decisamente troppo per i miei gusti – 4 

SPALLETTI. Siamo appena alla quarta e il Napule perde i primi due punti in casa contro il modesto Lecce (a stento il 30 per cento di possesso palla). Epperò quale migliore occasione per far entrare i nuovi e provare un altro modulo? Semmai una cosa non condivido: come si fa a non considerare come Di Lorenzo od Osimhen, cioè titolare sempre e comunque, uno come Kvara che fa tre gol nelle prime due partite? A proposito di Victor non più Victoria: il suo sbattersi a vuoto comincia a diventare un caso. Il Napule visto ad agosto è decisamente matto e passa da un estremo all’altro: nove gol nelle prime due partite, uno nelle altre due – 5

Il turnover va benissimo e ieri ci stava, ma certo non così massiccio. In campo si è visto un brutto Napoli, senza uno straccio di idea o di illuminazione. Spalletti avrà parecchio da fare e da riflettere – 5

ARBITRO MARCENARO. Vivaddio un arbitraggio normale, che coniuga buon senso e lasciar correre – 6

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