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“Sono tornato”, su Netflix il film di Luca Miniero che immagina Mussolini nella Roma del 2017

Più della storia surreale colpisce una delle frasi attribuite al Duce: «Io non ho inventato il fascismo, era già nell’animo degli italiani»

“Sono tornato”, su Netflix il film di Luca Miniero che immagina Mussolini nella Roma del 2017
“Sono tornato (2018)” di Luca Miniero è da poche ore su Netflix e l’abbiamo rivisto perché all’epoca ci piacque ed oggi – forse – il lavoro del soggettista-sceneggiatore Nicola Guaglianone ci inquieta un po’ di più.
Siamo a Roma nel 2017 e dalla porta alchemica di Villa Palombara all’Esquilino viene risputato nella contemporaneità dal 1945 niente di meno che Benito Mussolini (Massimo Popolizio) il Duce del fascismo. Dopo contatti occasionali con ragazzini italiani di colore ed edicolanti gay il Duce fa la conoscenza con un documentarista-non documentarista, sfigato, Andrea Canaletti (Frank Matano) che è in cerca del colpo della vita per affermarsi nel network dove è precario. Andrea – dopo un tour in tutt’Italia con Mussolini – propone a Daniele Leonardi (Gioele Dix) vice-direttore di MyTv un programma con quello che crede un comico, ma è la neo direttrice Katia Bellini (Stefania Rocca) che capisce il valore mediatico di mettere un attore che sembra il vero Capo del Fascismo al centro di un talk-show…
Le vicende portano, poi, Mussolini ad essere estromesso dalla programmazione per avere sparato ad un cane, ma subito dopo la Bellini che viene licenziata da MyTv ne fa un’attrazione del network della concorrenza riportandolo in auge. Il solo Andrea aiutato in questo dalla nonna ebrea, Lea (Ariella Reggio) della sua donna, la segretaria Francesca (Eleonora Belcamino), risalendo ad alcune immagini da lui girate all’Esquilino, capisce che quello che tutti credono un comico è il vero dittatore  del Ventennio.
Al di là della surrealtà della storia quello che colpisce è una delle frasi che scandiscono il percorso del fascismo in Italia attribuita all’uomo che fece uccidere Matteotti, “io non ho inventato il fascismo, era già nell’animo degli italiani”.
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