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De Winter: «Vlahovic? No, temo le progressioni di Rabiot»

Il difensore dell’Empoli (ex Juve) l’ha detto a Tuttosport. In Italia Rabiot è trattato come una macchietta, ma parliamo di un titolare della Francia, capace di imporsi al Psg e alla Juve. Sicuri che sia scarso?

De Winter: «Vlahovic? No, temo le progressioni di Rabiot»
Mg Londra (Inghilterra) 23/11/2021 - Champions League / Chelsea-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Adrien Rabiot

«Temo Rabiot». Lo dice De Winter, difensore dell’Empoli, in un’intervista concessa a Tuttosport. Intervista in cui definisce la Juventus la sua «non ex squadra», poi  «la squadra che ti manda in prestito». Ha giocato con la Juve Under 23, si è allenato molto spesso con i più grandi. È uno che l’ambiente Juve – e i calciatori della Juve – li conosce molto bene. Nell’intervista, dunque, è tutt’altro che banale. E quando gli chiedono se il giocatore che teme di più è Vlahovic (forte, ma estremamente pubblicizzato) si riserva una chicca che riportiamo di seguito.

«Dusan è forte in tutto. Ma anch’io credo di essere forte, quindi sarà una bella sfida per me. Chi temere? Mmh… Il primo che mi viene in mente è Rabiot: se gli lasci spazio per partire palla al piede, con la sua progressione lui può saltare la pressione»

Insomma: ok, Vlahovic è forte. Ma attenti a Rabiot, che nessuno di voi lo considera.

Ecco, quello di Rabiot è un caso che meriterebbe una qualche attenzione. Parliamo di un calciatore che guadagna 7 milioni netti l’anno. Ed è principalmente per questo che gli sono state indirizzate critiche su critiche, a volte anche pretestuose. Sono troppi rispetto al rendimento? Sì, probabilmente sì. Ma sgombriamo il campo dalle assurdità: Rabiot non è un calciatore scarso, benché qualcuno si diverta a fare macchiette. Un calciatore scarso non gioca titolare prima al Paris Saint Germain, poi alla Juventus e pure nella Francia di Deschamps, a cui non sembrano mancare le alternative. Non c’è un solo allenatore, tra quelli che l’hanno avuto, che abbia mai deciso di rinunciarvi. Qualcosa dovrà pur significare.

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