ilNapolista

Donatella Rettore: «La madre di Elton John impazziva per i miei vestiti, era più eccentrica del figlio»

Il Fatto pubblica alcuni stralci dell’autobiografia della cantante. «Una volta, a dicembre, abbinò la mia pelliccia fucsia con dei sandali»

Donatella Rettore: «La madre di Elton John impazziva per i miei vestiti, era più eccentrica del figlio»

Il Fatto Quotidiano pubblica alcuni stralci della biografia di Donatella Rettore: “Dadauffa: memorie agitate”, edita da Rizzoli. La cantante racconta di quando andò a Londra. Inizialmente fu per restarci un mese, ma poi ci rimase quattro anni. Furono tanti gli incontri importanti, in quel periodo. A partire da David Bowie.

“Abitavo a Oakley Street, vicino a David Bowie. Ogni mattina scendevo dal panettiere e lo incontravo lì. Indossava il suo lunghissimo trench grigio, aveva il Borsalino in testa e l’eleganza di un lord. Era molto riservato, niente a che vedere con i suoi personaggi”.

Dal panettiere, Bowie era incredibilmente educato.

“Davanti a me, al banco del pane, c’era solo un uomo di altri tempi, di un’educazione e di una delicatezza disarmante. La terza volta che lo incontrai, si levò il cappello (…). Da quel giorno in poi, ogni volta che lo incrociavo, si alzava il cappello e mi chiedeva: “How are you today?”, poi se ne andava augurandomi una buona giornata”.

La Rettore conobbe, in quegli anni, anche Elton John. La prima volta che si videro, tanto che era imbarazzata, si rovesciò addosso una tazza di tè.

“lui si accorse subito del mio imbarazzo. Anche perché, quando mi passò la tazza di tè, me lo versai addosso. Ero improvvisamente un’imbranata, Allora lui, in salopette rosa shocking e occhiali di strass, mi disse: “Sta’ calma, babe. Io non sono nessuno, solo Reginald Kenneth Dwight ”. Poi aggiunse per sdrammatizzare: “Sono Reginaldo. Un omosessuale come tanti altri”. Risi ma ci restai male, perché me lo volevo davvero sposare”.

Più eccentrico di Elton, però, era sua madre Sheila.

“Non frequentai Elton John durante il mio soggiorno inglese, fu piuttosto sua madre Sheila a darmi confidenza. Le piacevano i vestiti pazzi del mio armadio. Mi chiamava per raccontarmi dei suoi acquisti. Una volta andai da loro a mangiare, circondata da maggiordomi e cuochi, e lei volle indossare i miei occhiali e i miei anelli. Un’altra volta prese la mia pelliccia fucsia e uscì abbinandoci dei sandali. A dicembre. Era lei la vera eccentrica in famiglia, capace di far impallidire qualsiasi Rocket Man”.

La rettore racconta di quando chiese a Elton John di indicargli una palestra.

“Su questo, Elton John non mi aveva saputo dare ragguagli. Quando gli chiesi della gym, lui rispose: “Cosa? Vuoi dire gin!””.

 

ilnapolista © riproduzione riservata