ilNapolista

El Paìs: «L’elasticità di Spalletti che a 63 anni ha demolito il calcio anni Novanta»

“Ha tolto il suo centrocampista dalla zona dei difensori centrali, e si è lanciato alla conquista dell’ignoto. Napoli rivelazione Champions”

El Paìs: «L’elasticità di Spalletti che a 63 anni ha demolito il calcio anni Novanta»
Ci Napoli 10/09/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Spezia / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

I sei gol di Amsterdam non sono passati inosservati in Europa. El Paìs stamattina scrive delle “strade incrociate” di Cholo e Cholito Simeone, tra le Fiandre e i Paesi Bassi: il padre a soffrire a Bruges mentre il figlio “coronava una splendida partita ad Amsterdam segnando il sesto gol all’Ajax. “Il Napoli – scrive il giornale spagnolo – è squadra rivelazione di questa Champions League”.

Poche metamorfosi sono state più complete e genuine di quella interpretata da Luciano Spalletti con il Napoli. Il tecnico italiano ha deliberato qualche anno fa che la nuova realtà del calcio contraddiceva le sue vecchie convinzioni, affluente del neocatenaccio. In un’insolita dimostrazione di elasticità, a 63 anni, ha definitivamente seppellito il vecchio manuale tattico degli anni Novanta, ha tolto il suo centrocampista dalla zona di influenza dei difensori centrali, e si è lanciato alla conquista dell’ignoto. L’1-6 che la sua squadra ha ottenuto questo martedì alla Johan Cruyff Arena conferma che non è mai troppo tardi per intraprendere la rigenerazione. In questo inizio di stagione non c’è squadra nell’Europa continentale che giochi con più dinamismo, più audacia e più rigore della squadra del sud, geniale con la palla e sofisticata nella pressione, schiacciante del Liverpool (4-1), flagello dei Rangers (0-3) e il martirio di Aiace”.

E’ un elogio totale, quello del Paìs:

“Da 4-3-3 coordinato a ossessione, Spalletti ha fatto quello che fanno allenatori che rispettano i principi fondamentali del proprio mestiere. Innanzitutto scegliete bene i Pretoriani: l’instancabile Di Lorenzo, loro capo spirituale; il saggio Lobotka, il suo pilota; Zambo Anguissa, il suo centrocampista creativo; e l’intrepido Raspadori che officia come un falso nove per scaricare, e volare nello spazio”.

ilnapolista © riproduzione riservata