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Gazzetta: “Milan-Leao, profumo d’intesa”. Poi leggi l’articolo e il profumo svanisce

La complessa trattativa si preannuncia molto divertente da seguire sui quotidiani milanesi. L’eterna battaglia tra titolisti e cronisti

Gazzetta: “Milan-Leao, profumo d’intesa”. Poi leggi l’articolo e il profumo svanisce

Leao

La trattativa per il tentativo di rinnovo di Rafa Leao col Milan si annuncia imperdibile dal punto di vista mediatico, soprattutto per quel che concerne la narrazione che ne faranno i quotidiani di area milanese, in primis la Gazzetta dello Sport. Che oggi in prima pagina – richiamando un celebre spot pubblicitario anni Ottanta – titola “Leao Profumo d’intesa”. È l’eterna battaglia tra titolisti e cronisti , con i primi alla ricerca del claim, i secondi che devono attenersi ai fatti anche perché sennò perdono le fonti.

Quando si passa dall’enfasi del titolo al realismo della cronaca, la frenata è brusca.

Si comincia così:

Rafa Leao ha abituato i milanisti a scattare a gran velocità: la trattativa per il rinnovo del contratto procede invece a rilento.

Poi si scrive del ritardo dell’avvocato che – attenzione – è solo una delle parti in causa. Perché c’è sì l’avvocato di Leao ma soprattutto c’è Mendes che in qualche mondo “controlla” la famiglia del portoghese, la guida.

Uno dei capitoletti dell’articolo è “Trattativa a oltranza”.

Molte altre ore di lavoro serviranno per sciogliere il nodo della trattativa, reso ancora più ingarbugliato dalla presenza di tanti altri attori sulla scena: il padre di Rafa (ieri rimasto dietro le quinte: era atteso, ma non si è visto), Jorge Mendes, altro agente che rivendica diritti, e poi lo Sporting Lisbona, non proprio un protagonista secondario. Punta a ottenere il risarcimento di 16 milioni, che con interessi e penale sono nel frattempo saliti a 19,5: una quota che secondo i tribunali gli spetta dopo la rescissione unilaterale del contratto di Leao nell’estate 2018.

Questo del risarcimento è uno scoglio mica da ridere.

La Gazzetta poi scrive che

quella a Rafa sarà a una proposta eccezionale, mai fatta prima per nessun altro milanista in rosa. Nemmeno per Ibra. Senza fare follie, perché non appartiene alla logica aziendale, ma con uno sforzo mai fatto prima. Basterebbe per spiegare la complessità dell’affare, che invece è reso ancora più faticoso da tutte le questioni che porta con sé. L’incontro di ieri non è stato risolutivo, e non poteva esserlo: è stata una tappa di un percorso, che in parte è già stato compiuto e che molti passi avanti deve ancora mettere in conto.

A un certo punto i cronisti Fallisi e Gozzini fanno una concessione al titolista che altrimenti non saprebbe che pesci prendere:

Le parti ragionano per tentare l’intesa: difficile, ma la fiducia c’è.

Nell’altro articolo, a pagina 3, è ben spiegato il complesso sistema di rappresentanza di Leao diviso tra l’avvocato, Mendes e la famiglia.

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