Il georgiano sta smontando il luogo comune per cui qualità fa rima con discontinuità. Ha fisicità, rabbia, non molla mai, vuole sempre di più
Kvaratskhelia, Kvara, sta smontando tutti i luoghi comuni sugli attaccanti, in particolare quello per il quale la qualità fa rima con discontinuità. Lo scrive, sulla Gazzetta dello Sport, Maurizio Nicita.
“Uno dopo l’altro, il KK georgiano sta smontando i luoghi comuni del giocatore di qualità. Perché a volte qualità fa rima con discontinuità. Ma qui abbiamo davanti un ventunenne che per educazione e carattere non è abituato a mollare nulla. L’andatura dinoccolata, quei calzettoni abbassati senza parastinchi, quasi a sfidare i difensori avversari, danno un’idea non completa sul personaggio”.
Kvara è anche un atleta di sostanza, lo dimostra il gol segnato al Torino.
“Una rete diversa dalle altre, conquistata a spallate, con una progressione impressionante dopo una mezz’ora di gioco poco convincente. Insomma, non solo Kvaravaggio ma anche atleta di sostanza che sa metterci una fisicità non comune per giocatori col suo tocco di palla. E dopo quel gol, rifinito con un sinistro che sembrava scoccato da una stecca di biliardo, stremato per terra, prima di rialzarsi ha dato un pugno forte sull’erba. Una reazione rabbiosa, che mostra il carattere di uno che non vuole mollare mai. Che non si bea nei suoi colpi ma vuole sempre di più”.
Spalletti gli urla sempre contro, in partita, vuole che migliori, perché di margini di miglioramento, l’attaccante georgiano del Napoli ne ha tantissimi. Ma il talento di Kvara non può essere imbrigliato troppo, scrive la Gazzetta.
“Ma su una cosa però tutti pensiamo di essere d’accordo: un talento così va salvaguardato. E allora un pizzico di egoismo a volte può essere anche tollerato, specie se mostra sempre più corse anche all’indietro per aiutare nella fase difensiva”.