ilNapolista

Il gol di Osimhen ha fatto più male alla Roma dei sei gol del Bodø Glimt

Il Messaggero: Incensata in estate, dopo gli arrivi di Dybala, Wijnaldum e Matic, è stata battuta dal Napoli cui nessuno dava credito dopo il mercato

Il gol di Osimhen ha fatto più male alla Roma dei sei gol del Bodø Glimt
Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: gol Victor Osimhen

Il gol di Osimhen ha fatto male alla Roma. Ne scrive il Messaggero.

Il fulmine di Osimhen ha squarciato il cielo delle certezze romaniste. Ben più dei 6 gol di Bodø dello scorso anno, poi cancellati e dimenticati nella notte di Tirana. Da domenica il dibattito è aperto: quello 0 alla voce tiri in porta è come se avesse scoperto un vaso di Pandora che da tempo ribolliva silente portando con sé riflessioni e dibattiti sul reale valore della Roma. Incensata in estate, dopo gli arrivi di Dybala, Wijnaldum e Matic, discussa in autunno dopo che al termine della 15ª partita stagionale, Mourinho ha già collezionato 5 sconfitte tra campionato e coppa. Eppure se si dà uno sguardo alla classifica la Roma è lì, due punti dal terzo posto, con grandi possibilità di garantirsi l’accesso ai play off diEuropa League, battendo giovedì l’Helsinki e poi il Ludogorets.

Il gol di Osimhen ha ribaltato i pensieri estivi.

Da un lato quindi i numeri, dall’altro il gusto per un calcio diverso, più propositivo. Che emerge di colpo quando ad esempio hai davanti il Napoli, costruito e rivoluzionato in un’estate dove nessuno dava credito all’operato di Giuntoli, De Laurentiis e Spalletti.

I numeri però continuano a dare ragione a José: la Roma, al di là di una stagione aperta a qualsiasi epilogo, è 4ª per tiri in porta (56), dietro soltanto a Napoli (72), Inter(62) e Milan(57) ma davanti ad esempio ad una realtà come la Lazio (55), 3ª in classifica, o alla Juventus (49).

Oggi il Corriere dello Sport ha scritto così di Osimhen:

Mentre Roma-Napoli sta per finire e nell’Olimpico c’è il senso compiuto della amarezza per aver dissipato, Victor Osimhen ha fatto qualcosa di nuovo, magari anche di antico: sapeva che la costruzione sarebbe arrivata a lui, che partendo da Di Lorenzo e passando attraverso il sinistro arcuato di Politano, ci avrebbero provato a lanciargli la palla nello spazio. Però Chris Smalling, il miglior “Mouro” giallorosso, stava proprio lì, davanti, come un secondino dinnanzi alla cella: e Osimhen, una gazzella o pure un felino, ha piantato lo scatto, ci ha messo la rapidità e la furbizia, ha scippato il pallone e poi l’ha scaraventato come fanno i centravanti senza tempo e senza epoca.

ilnapolista © riproduzione riservata