Sul CorSport. In due mesi ha spazzato via la nostalgia e liberato la città dal pessimismo cosmico che le ha impedito anche di godersi la qualificazione in Champions
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Kvara ha ribaltato la dimensione malinconica di Napoli e l’ha trasformata in gioia.
Il georgiano del Napoli ha mandato in soffitta in soli due mesi i campioni del Napoli del passato, da Lavezzi a Cavani, da Higuain a Mertens e Insigne. Lo scrive Antonio Giordano sul Corriere dello Sport. Si è preso il Napoli con i suoi dribbling e i suoi gol.
“ha sistemato in un angolino Lavezzi, Cavani, Higuain, Mertens e Insigne, i loro «graffiti» e i «tiraggiro», quelle prodezze e quelle sensazioni, l’empatia d’un decennio preso a dribbling e contro-dribbling in faccia in soli due mesi”.
Soprattutto, Kvara rappresenta uno schiaffo alla diffidenza e un tunnel ai pregiudizi.
“Nella nostalgia di una città che talvolta si lascia andare ai rimpianti, che s’è goduta le diavolerie di Lavezzi, l’atletismo sfrenato ed elegante di Cavani, la classe indiscutibile di Higuain, l’estrosa evoluzione di Mertens, la genialità naif d’Insigne, il ciclone-Kvaratskhelia è divenuto travolgente, ha spazzato via qualsiasi forma di nostalgia, ha persino liberato da quel senso di pessimismo cosmico di una estate arroventata dagli addii di quei monumenti viventi, i leader dell’ultimo decennio, e ha allestito un teatro per il futuro. Kvara è l’inno della speranza, uno schiaffo alla diffidenza, un tunnel ai pregiudizi, un fenomeno che stordisce e rapisce, un artista post-moderno che si staglia in quest’orizzonte, nell’infinito in cui a Napoli è concesso di lasciarsi andare (ma con giudizio)”.
E ancora, il georgiano del Napoli ha ribaltato la dimensione malinconica del Napoli e l’ha trasformata in gioia.
“Kvara ha ribaltato la dimensione malinconica di Napoli e l’ha trasformata in gioia, ha stravolto il clima e l’atmosfera, è divenuto la speranza a ritmo frenetico in qualsiasi giocata, pure la più anonima che diviene genialità. Kvara il bagliore dopo le notti buie di un trimestre in cui Napoli non è riuscita neanche a gustarsi la qualificazione in Champions League, sconsolata com’era per la fine d’un ciclo. Mentre nell’ombra stava nascendo Kvarastella, o più semplicemente l’ultimo uomo dei sogni”.