Finalmente si gioca all’Arena. Ma non ci saranno altri campi fino a giovedì. Chi ha acquistato il biglietto si lamenta. Il doppio resta a Pozzuoli
Il campo. Un solo campo. Quello che qualche giorno fa, quando ancora sull’Atp Napoli Cup di Napoli non si era abbattuta la tempesta, il presidente della Fit (a breve Fitp) Angelo Binaghi aveva paragonato per scenario a Montecarlo. Solo che i campi che in teoria avrebbero dovuto ospitare il primo torneo 250 della città (grazie allo slot lasciato libero dai tornei cinesi) si sono “sciolti” un attimo prima dell’esordio. Sabato mattina, primo giorno di qualificazioni, è scoppiato il caos: campi con le “bolle”, feriti dalla resina rattrappita all’altezza delle giunzioni, giocatori a bocca aperta, spettatori (paganti) vanamente in fila. Il torneo semplicemente non è partito. Una prima porzione delle qualificazioni è stata ospitata dal Tc Pozzuoli, a Monterusciello. Una figuraccia internazionale.
Oggi è martedì. E con tre giorni di ritardo sul lungomare si gioca a tennis. Nell’Arena costruita ex novo alla Rotonda Diaz, quella dell’improbabile paragone con Montecarlo. E’ l’unico campo napoletano a disposizione, almeno fino a giovedì: qui parte finalmente il tabellone principale con nomi di riguardo. Uno su tutti Matteo Berrettini.
Ma si può giocare un torneo del genere, un Atp 250, su un solo campo? “Non ho seguito la vicenda, ma ci ho giocato questa mattina ed è molto bello, si gioca bene. La cornice è impressionante e non vedo l’ora di fare la mia partita”, dice Lorenzo Sonego prima dell’esordio. E in effetti la “vicenda” ha riguardato solo Napoli, con poche ripercussioni mediatiche a livello nazionale, se non sui social frequentati tantissimo dagli appassionati che seguono il “tennis minore”, quello dei tennisti tra i 100 e i 500 che a questo livello combattono per un posto nel main draw. Ma è un bubbone che peserà tantissimo a livello politico per i prossimi anni.
Domenica mattina il presidente del Tennis Club Napoli, Riccardo Villari, e l’organizzatore del torneo Cosimo Napolitano, hanno provato a spiegare in conferenza stampa cosa è successo. Tecnicamente ancora non si sa, ma è abbastanza chiaro che la Mapei è stata più volte chiamata in causa, non ancora legalmente. La febbrile giornata di sabato, passata in riunione tra organizzazione, Atp e Fit, resterà come un incubo per il tennis napoletano. D’altra parte lo stesso Binaghi aveva più volte sottolineato che la Fit non era l’organizzatore del torneo. A Firenze, dove domenica si è concluso un “250” gemello, tutto è filato via liscio. E tutti hanno fatto i complimenti all’organizzazione. Da Firenze a Napoli, è stato uno shock.
Nella notte tra sabato è domenica sono arrivati a Napoli i camion da Firenze, con un campo nuovo pronto da montare. Il campo della speranza, l’unico. Nonostante l’ennesimo annuncio pericoloso di Villari e Napolitano (“si giocherà da lunedì qui a Napoli”) il lunedì tutto il torneo si è giocato ancora una volta a Monterusciello. Con ulteriori polemiche per il ritardo dell’inizio dei match dovuto – ulteriore beffa – all’eccessiva umidità dei campi. Ieri il test, oggi il via ai match.
La situazione resta paradossale. A Napoli si gioca su un solo campo, con programmi di gioco stravolti. Chi aveva acquistato il biglietto per i “ground”, e quindi non per l’Arena, si ritrova con un ticket inutile e gli toccherà chiedere il rimborso.
Nel frattempo, tutto il torneo di doppio continuerà a giocarsi a Monterusciello. Con sviluppi inaspettati: la coppia azzurra Fognini-Bolelli, numero 9 al mondo e con la qualificazione alle Finals Atp ad un passo, a Pozzuoli, a porte socchiuse (sconfitta subito, dai francesi Mannarino-Martin). Dalla Napoli Cup alla Pozzuoli Cup è un attimo.