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La Juventus ha deciso: se in Champions non arriverà la svolta, da domani tutti in ritiro

Sulla Gazzetta. Una decisione su cui Allegri e la dirigenza si trovarono in sintonia anche la scorsa stagione. L’unica soluzione valida per uscire dalla crisi.

La Juventus ha deciso: se in Champions non arriverà la svolta, da domani tutti in ritiro
Db Villar Perosa (To) 04/08/2022 - amichevole / Juventus-Juventus U23 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri-Andrea Agnelli

La Juventus continua la sua discesa verticale. Dopo la sconfitta col Milan la squadra di Allegri è a -10 dal Napoli capolista. Club e allenatore sono concordi: non è più possibile tollerare un andamento simile, occorre correre ai ripari.

Anche l’anno scorso la Juventus si ritrovò ad una distanza in doppia cifra dalla vetta dopo 9 giornate: all’epoca aveva tre punti in più, ricorda la Gazzetta dello Sport, ma poi subì due sconfitte, contro Sassuolo e Verona, e sprofondò all’undicesimo posto. Da quella brutta e complicata situazione la Juve uscì grazie al ritiro decretato dal club. Un’ipotesi che anche stavolta è ventilata, se in Champions non arriverà la svolta.

Contro il Milan, non si è vista voglia di lottare. Questo non è piaciuto né alla società né ad Allegri.

“ricompattare il gruppo e restituirgli la voglia di lottare. Quella che è mancata contro il Milan, atteggiamento che non è piaciuto né al tecnico né alla società, concordi sulla necessità di correre urgentemente ai ripari. Se oggi non ci fosse stata la partenza per Haifa, dove domani sera la Juventus si giocherà le ultime speranze per restare aggrappata agli ottavi di Champions, sarebbe stato ritiro immediato com’era successo poco meno di un anno fa, dopo la sconfitta del Bentegodi. Una decisione su cui Allegri e la dirigenza si trovarono in sintonia la scorsa stagione e che è considerata anche adesso una soluzione valida per uscire dalla crisi. Se ne riparlerà eventualmente da mercoledì in poi, quando la Juventus rientrerà a Torino per preparare il derby (in programma sabato alle 18)”.

La via del rigore

Insomma, adesso la Juventus vuole intraprendere una nuova via, quella del rigore.

“Sarà una settimana delicata e le parole del tecnico a San Siro hanno anticipato la linea del rigore che verrà applicata da qui in poi. Sotto accusa c’è l’atteggiamento generale, troppo rinunciatario e in alcuni casi anche superficiale. Pavel Nedved lo aveva detto nel pre partita («Non siamo la solita Juve, non lottiamo come sempre») e Allegri ha posto l’accento soprattutto sull’aspetto psicologico. Non è possibile che la squadra giochi per una ventina di minuti e poi si fermi, non è possibile che dopo un gol subito sparisca dal campo come se fosse incapace di reagire, non è possibile che non si veda nemmeno il minimo sindacale di cattiveria agonistica. Di tutte queste cose si è discusso e si è arrivati alla conclusione che è necessario il pugno duro per invertire la rotta. La Juventus non può più permettersi di sbagliare, né in Coppa né in campionato, perciò non verranno più tollerati ritardi o altre leggerezze: per ogni mancanza si prenderanno provvedimenti immediati (occhio alle multe)”.

 

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