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Non dite mai a Conte che è favorito in qualcosa: «Chelsea e United in transizione? E noi allora?»

In Premier non si abituano allo schema Conte-underdog: non gli piace che alle concorrenti siano dati alibi, poi dice di non pensare al mercato ma ci pensa

Lo schema Antonio Conte in Italia lo conosciamo molto bene. In Premier ci stanno facendo i conti da un po’, hanno qualche difficoltà ad abituarsi alla sua strategia della tensione. A Conte – è risaputo – non gli puoi dire che è favorito in qualcosa, o che gli altri sono in difficoltà. No, è sempre lui quello in difficoltà. Gli piace vincere da underdog, e comunque gli serve per reclamare nuovi acquisti al mercato. In Inghiterra è un po’ sotto tiro, al momento. Ne scrivono il Telegraph, e il Guardian. Se il Tottenham batte lo Sporting Lisbona è qualificato alla fase ad eliminazione diretta della Champions. In Premier è terzo, ma ha perso tre delle ultime cinque partite.

Quando gli hanno ricordato che Manchester United e Chelsea sono in “transizione”, lui s’è messo a ridere:

Se il Chelsea è in transizione dopo aver vinto la Champions League due anni fa e la scorsa stagione ha vinto il Mondiale, lo United due anni fa è arrivato secondo. Se questi club che possono investire molti soldi sono in transizione, non so, chi sono i contendenti al titolo?

Che non si dica che è il suo Tottenham…

“A novembre eravamo noni. Stavamo giocando la Conference League e pensi che United e Chelsea siano in transizione? Con Ronaldo, Varane, Sancho, sono in transizione? Spero di essere in transizione in questo modo anche io”.

Anche quando gli chiedono del mercato, è un Conte in purezza: dice che ora non gli interessa, ma… gli interessa eccome.

“Penso che il club comprenda molto bene l’importanza di portare a gennaio giocatori importanti, buoni giocatori. Non sono io la persona che deve spiegarlo al mio club. Se mi chiedete a gennaio cosa succede quando dovremo giocare tante altre partite, dovremo cercare di fare del nostro meglio. La mia priorità ora non è gennaio ma finire nel miglior modo possibile prima del Mondiale”.

Questa stagione sarà più difficile della scorsa perché dopo il mercato se ne sono viste tante, tante squadre hanno speso tanto. Devi affrontare molte grandi squadre. Di sicuro ci sarà il tempo per parlare con il club. Per capire qual è per noi la soluzione migliore”.

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