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Più Ndombele che Anguissa per la sfida di Liverpool

Il Corriere dello Sport: il francese sembra stia meglio del camurenense rientrato sabato per un’ora. Poi i soliti ballottaggi sulle fasce: Demme fuori lista

Più Ndombele che Anguissa per la sfida di Liverpool
Db Napoli 26/10/2022 - Champions League / Napoli-Rangers / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Tanguy Ndombele-James Hoban Sands

Chi giocherà domani sera a Liverpool? Per il Corriere dello Sport, almeno nel titolo, è “più Ndombele di Anguissa”.

I ballottaggi sono quelli di sempre: sulla corsia di sinistra (con Olivera in vantaggio su Mario Rui, perché sulle palle inattive conviene avere centimetri utili per fronteggiare la corazzata di in mezzo al campo (tra Anguissa e Ndombele, che sembra stia meglio del camerunense, rientrato sabato per un’ora); e infine in attacco, chiaramente a destra (tra Politano e Lozano, con il primo leggermente davanti al messicano, perché gli esterni consumano).

Lobotka stakanovista.

Chi non può fermarsi, è vietato per lui, è Lobotka, che non ha un omologo in Champions League, essendo Demme fuori lista e dunque inutilizzabile. Ma le rifiniture hanno un senso e l’allenamento serale ad Anfield aiuterà Spalletti a capire quanto e dove cambiare (e se cambiare).

Sempre sul Corsport il direttore Zazzaroni ha ricordato la contestazione estiva di quest’estate:

Pochi mesi fa Napoli, Atalanta, Lazio e in parte anche il Milan occupavano le prime quattro posizioni nella graduatoria dell’insoddisfazione popolare: le rispettive tifoserie non avevano gradito (eufemismo) gli esiti del mercato. Nel caso del Napoli, soprattutto il lato cessioni: De Laurentiis veniva preso di mira con striscioni di protesta, Spalletti si vedeva costretto a chiedere di far tacere un soggetto che in ritiro, durante una serata di presentazione della squadra, stava inveendo contro la società: il tipo in questione considerava, come tanti, “sanguinosi” gli addii di Insigne, Mertens e Koulibaly, ai quali avrebbe fatto seguito quello di Fabiàn.

Il mercato sviluppato da Giuntoli e il team Micheli ha prodotto Kvara, la stella del campionato; Kim che ha fatto dimenticare Koulibaly; Raspadori e Simeone che segnano anche col pensiero. Fondamentali il lavoro di Spalletti e il contributo tattico di Lobotka, per rendimento uno dei più forti mediani d’Europa. Nel vaso delle diffidenze di critici e tifosi si trovano in abbondanza sciocchezze del tipo “tanto prima o poi Spalletti si incarta nel suo carattere”, “vedrai che Aurelio farà il possibile per non pagare i premi scudetto” e “nella seconda parte del campionato il Napoli si perde sempre”.

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