L’ultimo match della prima giornata all’Arena alla Rotonda Diaz tra Nardi e Moutet è stato sospeso sul punteggio di 2-2 nel primo set
Dopo non aver aver giocato sui campi del lungo mare i primi tre giorni del torneo, l’Atp di Napoli firma una nuova figuraccia: l’ultimo match della prima giornata giocata nell’Arena alla Rotonda Diaz, quello tra Luca Nardi e Corentin Moutet è stato sospeso sul punteggio di 2-2 nel primo set, per umidità del campo.
Il campo è diventato presto troppo scivoloso: il francese ha segnalato più volte il problema al giudice di sedia e al supervisor fino alla decisione di chiuderla qui.
Ovvie le polemiche susseguenti: gli spettatori già “provati” da tre giorni di tira-e-molla sulla regolarità del programma di gioco, avevano acquistato il biglietto per il “serale”, trovando in programma una sola partita, finita persino sospesa dopo appena quattro game.
Questo è quanto abbiamo scritto oggi sul tema.
Il campo. Un solo campo. Quello che qualche giorno fa, quando ancora sull’Atp Napoli Cup di Napoli non si era abbattuta la tempesta, il presidente della Fit (a breve Fitp) Angelo Binaghi aveva paragonato per scenario a Montecarlo. Solo che i campi che in teoria avrebbero dovuto ospitare il primo torneo 250 della città (grazie allo slot lasciato libero dai tornei cinesi) si sono “sciolti” un attimo prima dell’esordio. Sabato mattina, primo giorno di qualificazioni, è scoppiato il caos: campi con le “bolle”, feriti dalla resina rattrappita all’altezza delle giunzioni, giocatori a bocca aperta, spettatori (paganti) vanamente in fila. Il torneo semplicemente non è partito. Una prima porzione delle qualificazioni è stata ospitata dal Tc Pozzuoli, a Monterusciello. Una figuraccia internazionale.
Oggi è martedì. E con tre giorni di ritardo sul lungomare si gioca a tennis. Nell’Arena costruita ex novo alla Rotonda Diaz, quella dell’improbabile paragone con Montecarlo. E’ l’unico campo napoletano a disposizione, almeno fino a giovedì: qui parte finalmente il tabellone principale con nomi di riguardo. Uno su tutti Matteo Berrettini.
Il campo. Un solo campo. Quello che qualche giorno fa, quando ancora sull’Atp Napoli Cup di Napoli non si era abbattuta la tempesta, il presidente della Fit (a breve Fitp) Angelo Binaghi aveva paragonato per scenario a Montecarlo. Solo che i campi che in teoria avrebbero dovuto ospitare il primo torneo 250 della città (grazie allo slot lasciato libero dai tornei cinesi) si sono “sciolti” un attimo prima dell’esordio. Sabato mattina, primo giorno di qualificazioni, è scoppiato il caos: campi con le “bolle”, feriti dalla resina rattrappita all’altezza delle giunzioni, giocatori a bocca aperta, spettatori (paganti) vanamente in fila. Il torneo semplicemente non è partito. Una prima porzione delle qualificazioni è stata ospitata dal Tc Pozzuoli, a Monterusciello. Una figuraccia internazionale.
Oggi è martedì. E con tre giorni di ritardo sul lungomare si gioca a tennis. Nell’Arena costruita ex novo alla Rotonda Diaz, quella dell’improbabile paragone con Montecarlo. E’ l’unico campo napoletano a disposizione, almeno fino a giovedì: qui parte finalmente il tabellone principale con nomi di riguardo. Uno su tutti Matteo Berrettini.
Domenica mattina il presidente del Tennis Club Napoli, Riccardo Villari, e l’organizzatore del torneo Cosimo Napolitano, hanno provato a spiegare in conferenza stampa cosa è successo. Tecnicamente ancora non si sa, ma è abbastanza chiaro che la Mapei è stata più volte chiamata in causa, non ancora legalmente. La febbrile giornata di sabato, passata in riunione tra organizzazione, Atp e Fit, resterà come un incubo per il tennis napoletano. D’altra parte lo stesso Binaghi aveva più volte sottolineato che la Fit non era l’organizzatore del torneo. A Firenze, dove domenica si è concluso un “250” gemello, tutto è filato via liscio. E tutti hanno fatto i complimenti all’organizzazione. Da Firenze a Napoli, è stato uno shock.
Nella notte tra sabato è domenica sono arrivati a Napoli i camion da Firenze, con un campo nuovo pronto da montare. Il campo della speranza, l’unico. Nonostante l’ennesimo annuncio pericoloso di Villari e Napolitano (“si giocherà da lunedì qui a Napoli”) il lunedì tutto il torneo si è giocato ancora una volta a Monterusciello. Con ulteriori polemiche per il ritardo dell’inizio dei match dovuto – ulteriore beffa – all’eccessiva umidità dei campi. Ieri il test, oggi il via ai match.
La situazione resta paradossale. A Napoli si gioca su un solo campo, con programmi di gioco stravolti. Chi aveva acquistato il biglietto per i “ground”, e quindi non per l’Arena, si ritrova con un ticket inutile e gli toccherà chiedere il rimborso.
Nel frattempo, tutto il torneo di doppio continuerà a giocarsi a Monterusciello. Con sviluppi inaspettati: la coppia azzurra Fognini-Bolelli, numero 9 al mondo e con la qualificazione alle Finals Atp ad un passo, a Pozzuoli, a porte socchiuse (sconfitta subito, dai francesi Mannarino-Martin). Dalla Napoli Cup alla Pozzuoli Cup è un attimo.