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Van Basten: «Ai calciatori non viene più chiesto di pensare da soli»

«Prima venivano dalla strada, ora gli viene detto tutto nelle accademie giovanili. Sul campo ora guardano solo l’allenatore per vedere cosa devono fare»

Van Basten: «Ai calciatori non viene più chiesto di pensare da soli»
1989 archivio Storico Image Sport / Napoli / Milan / Diego Armando Maradona-Marco Van Basten / foto MB/Image Sport

Marco Van Basten, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Ziggo Tv sui grandi temi del calcio olandese, ed anche sulla rovinosa sconfitta dell’Ajax contro il Napoli di Spalletti, ha criticato i calciatori moderni. Secondo l’ex attaccante del Milan, mancano di iniziativa.

«Prima chi giocava a calcio veniva dalla strada ma i giocatori correggevano a vicenda in campo. Ora i giovani provengono da perfette accademie giovanili. Gli viene detto tutto, non devono più pensare da soli. Sul campo ora guardano solo l’allenatore per vedere cosa devono fare. Questo è il problema»

Non è la prima volta che il Cigno di Utrecht dice che i calciatori del passato avevano più personalità. In una recente intervista a France Football, per esempio, Van Basten disse:

«Pelé, Maradona e Cruyff sono per me i tre più grandi giocatori della storia. Cruyff è stato sempre il mio esempio. Da bambino volevo essere come lui. Ho avuto la possibilità di giocare con lui, contro di lui, di essere suo amico. Mi manca. Anche Pelé e Maradona sono stati ugualmente incredibili. Devo dire che anche Messi è un giocatore magnifico, ma Maradona ha sempre avuto più personalità in una squadra. Messi non è quello che si mette davanti per andare in guerra. Non dimentico nemmeno Ronaldo, Platini o Zidane».

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