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Abatantuono: «Che noia le trasmissioni di calcio in tv. Ormai ci sono solo calciatori e allenatori»

Alla Stampa: «Ventura venne massacrato per l’esclusione dal Mondiale. Cancellato. Mi pare ingiusto aver trattato diversamente Mancini».

Abatantuono: «Che noia le trasmissioni di calcio in tv. Ormai ci sono solo calciatori e allenatori»

Su La Stampa un’intervista a Diego Abatantuono. E’ tra i protagonisti della commedia “Improvvisamente Natale”,
disponibile dal primo dicembre su Prime Video. Interpreta il ruolo di un nonno che, per attutire la notizia dell’imminente separazione dei genitori, organizza alla nipotina un Natale anticipato a Ferragosto. Non è un cinepanettone ma la classica commedia per famiglie a lieto fine.

«I dati dei cinema sono disastrosi. Temo che il pubblico li avrebbe visti comunque in tv. La sala è affascinante se c’è gente, ma vuota è triste».

Abatantuono parla anche del Mondiale, al quale l’Italia non si è qualificata.

«Il colpo di scena è che noi non ci siamo. Abbiamo vinto gli Europei: è grave non essere in Qatar. L’unico allenatore che non era riuscito a farci qualificare, Ventura, venne massacrato. Cancellato. Non voglio infierire su Mancini, ma mi pare ingiusto un trattamento così diverso».

Una Nazionale debole? Abatantuono risponde:

«Che ognuno si prenda le sue responsabilità. Se è debole, è perché sono state sbagliate le convocazioni. Vedi che la
squadra non funziona? E allora, un attimo prima dell’ultima spiaggia, cambia».

Le mancano le domeniche pomeriggio a “Quelli che”?

«Era divertente. “Quelli che” non c’è più. Le trasmissioni calcistiche in generale mi paiono senza sostanza. Anche quelle che la Rai ha messo a corollario dei Mondiali. Vedo che conduce gente che non sa dove sta. Era bello mescolare le carte, giornalisti, gente di spettacolo, calciatori. Ora solo calciatori e allenatori, che sono poi ex calciatori. Che noia, che assenza di ironia».

Anche Bobo Tv?

«Mai pensato di vederlo».

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