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Auger-Aliassime: «Sono figlio di due culture e due religioni, è la mia forza. Non conosco pregiudizi»

Al CorSera: «Berrettini è il più potente, Sinner quello con maggiore potenziale Slam, ma Musetti ha nel braccio una varietà di colpi senza paragoni».

Auger-Aliassime: «Sono figlio di due culture e due religioni, è la mia forza. Non conosco pregiudizi»

Il Corriere della Sera intervista il tennista canadese 22enne Felix Auger-Aliassime. Ha vinto tre tornei in tre settimane (Firenze, Anversa, Basilea), è al n.6 della classifica mondiale. È il top 10 più giovane dopo Alcaraz e Rune. Oggi inaugura le Atp Finals di Torino contro Ruud.

Toni Nadal, zio di Rafa, è sempre al suo fianco?

«Mi allena Frederic Fontang, ex professionista francese. Toni è mentore e advisor, dopo ogni match parliamo per ore degli aspetti del mio tennis da migliorare. La mentalità vincente di Rafa proviene da Toni».

Auger-Aliassime racconta le sue origini.

«Papà Sam è togolese, mamma Marie è canadese francofona. Sono figlio di due culture e due religioni, musulmana e cattolica: mi porto questa diversità in giro per il mondo».

I suoi legami con l’Africa?

«In Togo sono stato una volta, nel 2013. Vorrei tornarci presto. Quello che so del Togo è ciò che mi ha raccontato
mio padre, emigrato a Montreal in cerca di un lavoro e di una vita migliore. In Canada è ripartito da zero. È da lui che ho imparato l’importanza dell’impegno nel lavoro, la voglia di cogliere le occasioni. Oggi che sono top 10 capisco il potere d’influenza che posso esercitare sui bambini africani. Due anni fa ho avviato un progetto nel nord del Paese
per migliorare scuole, istruzione, sanità».

Il doppio cognome sottolinea la sua multiculturalità.

«Ci tengo, è la mia ricchezza. Aliassime è un nome musulmano, religione che non pratico. Ho la mente aperta, non conosco pregiudizi».

Ad Auger-Aliassime viene chiesto chi tra Sinner, Berrettini e Musetti gli crea più problemi. Risponde:

«Con Matteo sono sotto 4-1 nei precedenti, a mia discolpa va detto che le ultime due sconfitte sono arrivate in Laver Cup, un torneo esibizione con super tie-break al terzo. La sua potenza è strabiliante. Sinner e Musetti stanno ancora crescendo, come me. Il potenziale Slam è di Jannik, ma Lorenzo è in possesso di una varietà di colpi eccezionale».

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