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Benitez: «Reina era un giocatore chiave nello spogliatoio del Napoli, per questo Adl lo riprese»

A Sky: «De Laurentiis è una persona intelligente, capì l’errore che aveva fatto mandandolo via. Pepe era un leader dentro e fuori dal campo».

Benitez: «Reina era un giocatore chiave nello spogliatoio del Napoli, per questo Adl lo riprese»
Napoli 31/05/2015 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Rafael Benitez

Rafa Benitez è stato ospite ieri sera di “Sky Calcio Club”. L’ex allenatore di Liverpool, Real Madrid e Napoli ha parlato delle sue ex squadre, compresa quella partenopea, oggi allenata da Luciano Spalletti.

Io sono molto rispettoso e sento gli allenatori di una mia ex squadra solo quando le cose vanno bene. Napoli e Liverpool sono casa mia e dopo la fine della conversazione con Spalletti quando gli ho chiesto ‘Potete vincere lo scudetto’? mi ha risposto: ‘Scaramanzia’. A Napoli si è creato un bellissimo ambiente e Spalletti è una persona intelligente, però questo è un anno speciale perché con il Mondiale in mezzo alla stagione cambia tutto. Penso che alla ripresa i giocatori avranno bisogno di un mese per riprendere la forma, rivedremo le squadre vere solo a febbraio. Il Napoli comunque ha un bel vantaggio, sono convinto che ci siano tutte le possibilità per vincere“.

Benitez ha anche raccontato alcuni retroscena legati al suo triennio sulla panchina del Napoli. Li riporta il Corriere dello Sport. In particolare, sull’importanza di Pepe Reina, ex portiere azzurro, sia in campo che fuori.

Dopo il mio secondo anno a Napoli De Laurentiis, che è una persona intelligente, capì l’errore che aveva fatto mandando via Reina e infatti lo riprese. Ma io non c’ero già più… Pepe era un giocatore chiave per lo spogliatoio, sempre allegro, pronto a tirare su il morale del gruppo nei momenti negativi, ma soprattutto un leader in campo, in grado di dare tanta grinta. Quando lo prendemmo a Liverpool ci permise di rivoluzionare il nostro stile di gioco perché facevamo la marcatura a zona sui calci d’angolo: fino a quel momento prendevamo tanti gol e tenevamo due uomini sul palo, Pepe chiese di togliere il primo e poi il secondo, perché lui era coraggioso nelle uscite alte e poi avevamo Crouch…”.

Benitez ha anche commentato la sua esperienza all’Inter.

“Non penso di essere andato male, ho vinto due trofei in pochi mesi dopo che sul mercato avevamo speso zero euro. Inoltre la squadra aveva tanti giocatori sopra i 30 anni e molti con una storia ricca di infortuni. Venivano dalla stagione del Triplete, Mourinho è un bravissimo allenatore, ma spreme il gruppo e l’errore fu di non rinfrescare la rosa: quando vinci devi riuscire a creare concorrenza interna, ma si decise di non farlo…”.

Ieri Benitez aveva rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa a margine del dibattito tenutosi presso l’Allianz Stadium sul tema “Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?”. In quell’occasione aveva elogiato il lavoro di Luciano Spalletti.

Il suo Napoli sta facendo quello che ogni allenatore sogna di vedere dalla propria squadra, vincere giocando bene. Gli ho detto che può vincere, ma lui era molto attento alla scaramanzia”.

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