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Dalla fallimentare a un gioiello che fa gola agli Usa: così De Laurentiis ha ricostruito il Napoli

Il Corsport: in 18 anni, dalla Serie C, De Laurentiis ha creato un gioiello attraverso un termine inconsueto: rischio di impresa 

Dalla fallimentare a un gioiello che fa gola agli Usa: così De Laurentiis ha ricostruito il Napoli
Db Dimaro (Tn) 14/07/2018 - amichevole / Napoli-Gozzano / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Il Corriere dello Sport torna sulla notizia dell’interesse degli americani per il Napoli di Aurelio De Laurentiis, considerato un club con visione futurista. Ne scrive, anche oggi, Antonio Giordano: è il coronamento di un lavoro vincente di ristrutturazione del business.

Dal 2004, quando Adl ha preso in mano il Napoli fallito, sono passati 18 anni e ora sembra si stia chiudendo un cerchio. De Laurentiis, all’epoca, voleva solo consegnare il Napoli alla sua dimensione, che oggi la bibbia economico-finanziaria che è Mergermarket ricostruisce. Il Napoli, scrive il portale, si trova in una situazione ideale per essere venduto.

«E se dovesse vincere, la società vedrà aumentare le entrate, insieme alle richieste di sponsorizzazioni e ai diritti televisivi. Il club ha intenzione di costruire un nuovo stadio e potrebbe anche considerare proposte di private equity e il finanziamento esterno l’aiuterebbe a stimolare lo sviluppo del suo marchio, sostenendo il proprio progetto con l’apertura di negozi al dettaglio in città-chiave».

De Laurentiis, scrive il CorSport, ha saputo creare una struttura snella, nel Napoli, basata su un amministratore delegato di consolidata fiducia, ovvero Andrea Chiavelli, e un uomo marketing come Alessandro Formisano.

“Una società agile nel pensiero, magari concentrata intorno ad un organismo sostanzialmente monocratico, con un proprietario sempre presente e tecnicamente disposto a delegare ai vari diesse (Marino, poi Bigon, infine Giuntoli) ponti di collegamento con gli allenatori che poi nel tempo ha voluto scegliere (spesso non sempre) in prima persona, avocando a sé responsabilità e il rischio di impresa che Mergermarket ritiene premiato adesso da questo venticello caldo che spira frontalmente dagli States”.

 

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