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Dai titolarissimi di Mazzarri ai titolari del secondo tempo di Spalletti

La Gazzetta: contro l’Empoli Parisi ha marcato bene Politano, poi è entrato Lozano che ha movimenti diversi ed è andato in crisi

Dai titolarissimi di Mazzarri ai titolari del secondo tempo di Spalletti
Roma 19/09/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Cagliari / foto Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

I titolarissimi di Mazzarri. Impossibile dimenticarli. La Gazzetta ne scrive oggi per ricordare la mutazione voluta da Spalletti che da tempo parla dei titolari del secondo tempo, dei calciatori che partendo dalla panchina cambiano e decidono le partite. Come accaduto anche contro l’Empoli.

Dai titolarissimi dei tempi di Walter Mazzarri ai titolari del secondo tempo della nuova era spallettiana. Nel Napoli che comanda il campionato non ci sono riserve, tutti sono utili. E i numeri lo dimostrano. Contro l’Empoli hanno segnato Lozano e Zielinski, entrato appunto nella ripresa. Con il loro contributo sono saliti a 9 (sui 34 totali) i gol di chi è stato inserito a partita in corso.

Per oltre un’ora il terzino toscano Parisi ha limitato Politano curandone i suoi abituali tagli interni per cercare di armare il sinistro. Poi però è entrato Lozano che gli ha “proposto” un tipo di attacco opposto, più bruciante sui primi metri e orientato per
andare in verticale sul destro. E Parisi, dopo tre quarti di partita a ragione difensivamente in un modo, non è riuscito a cambiare la propria lettura.

Di Lozano abbiamo scritto:

L’attaccante messicano ha, infatti, una caratteristica fondamentale per aprire partite del genere: anche partendo da fermo (e quindi a difesa avversaria schierata ed a marcatore correttamente posizionato ad attenderlo), grazie al suo iniziale scatto bruciante, e cioè all’accelerazione che riesce a sviluppare nella conduzione del pallone dal punto in cui punta l’uomo fino ai successivi quindici metri riesce spessissimo non solo a dribblarlo, ma anche a guadagnare quel paio di metri che gli garantiscono di poter agevolmente, dopo essersi sbarazzato della pressione fisica dell’uomo avversario di riferimento, guardare l’area e scegliere il modo in cui effettuare l’ultimo passaggio.

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