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Guida ai Mondiali 2022, l’Inghilterra

Il girone non dovrebbe rappresentare un’ostacolo insormontabile per i ragazzi di Southgate che sa che la semifinale non può non essere l’obiettivo minimo

Guida ai Mondiali 2022, l’Inghilterra

La Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 si giocherà dal 20 novembre al 18 dicembre in Qatar. Sarà la 22a edizione della competizione, la prima giocata nel mondo arabo. Vi parteciperanno 32 squadre, suddivise in gironi per la prima fase

A meno di 3 giorni dall’inizio del Mondiale in Qatar andiamo ad analizzare la squadra ospitante della più grande competizione del Mondo. L’Inghilterra scenderà in campo il 21 novembre alle 14 (ora italiana) contro l’Iran. L’Inghilterra, è inserito nel gruppo B che comprende Iran, Galles e Stati Uniti

La Nazionale dell’Inghilterra

Un aspetto che caratterizza la compagine inglese, al di là di alcune debacle nel corso della Nations League, è la solidità difensiva e la capacità di resistere agli attacci avversari, approfittando poi della qualità presente dalla trequarti in su per risolvere le partite nel momento cruciale. Le ultime grandi competizioni poi hanno regalato esperienza ad alti livelli, pensando alla semifinale di Russia 2018 e alla finale di Euro 2020. Un possibile neo riguarda l’incapacità di chiudere le partite nonostante la folta presenza di talento tra trequarti e attacco, al contempo alcuni elementi dovranno elevare le proprie prestazioni rispetto a quanto sta emergendo coi rispettivi club.

 

Rosa e numeri di maglia

Portieri: 1 Jordan Pickford (Everton), 2 Kyle Walker (Manchester City), 3 Luke Shaw (Manchester Utd)

Difensori: 2 Kyle Walker (Manchester City), 3 Luke Shaw (Manchester Utd), 5 John Stones (Manchester City), 6 Harry Maguire (Manchester Utd), 12 Kieran Trippier (Newcastle Utd), 15 Eric Dier (Tottenham), 16 Conor Coady (Everton), 18 Trent Alexander-Arnold (Liverpool), 21 Ben White (Arsenal), 4 Declan Rice (West Ham),

Centrocampisti: 8 Jordan Henderson (Liverpool), 14 Kalvin Phillips (Manchester City), 19 Mason Mount (Chelsea), 22 Jude Bellingham (Borussia Dortmund), 25 James Maddison (Leicester City), 26 Conor Gallagher (Chelsea),

Attaccanti: 7 Jack Grealish (Manchester City), 9 Harry Kane (Tottenham), 10 Raheem Sterling (Chelsea), 11 Marcus Rashford (Manchester Utd), 17 Bukayo Saka (Arsenal), 20 Phil Foden (Manchester City), 24 Callum Wilson (Newcastle Utd).

L’allenatore dell’Inghilterra

Southgate ha ricevuto il suo primo ruolo manageriale al Middlesbrough nel giugno 2006 dopo che Steve McClaren aveva lasciato per gestire l’Inghilterra. La sua nomina ha suscitato polemiche in quanto non aveva le qualifiche di allenatore richieste (il Licenza UEFA Pro) per gestire un club di massimo livello.

Southgate è considerato British per eccellenza, per le strade, nei pub, nelle case, il tecnico inglese è forse il solo in grado di mettere d’accordo tutti, un’icona nazionale che ciascuno tira per la giacchetta – o meglio per il gilet – ma che allo stesso tempo riesce a rappresentare istanze e sensibilità molto diverse. Con i suoi discorsi alla Nazione, roba da far invidia a Mattarella, Gareth ha unito l’Inghilterra fuori ancor prima che dentro al campo. Moderato e liberale ma rispettoso della tradizione, di Dio e della regina. Realista e post-ideologico. E poco importa, ad oggi, se in panchina c’è un patrimonio offensivo di centinaia di milioni di sterline.

Tra critiche, qualche bella pagina e una finale persa – quella di Wembley con l’Italia – Southgate sa che al Mondiale deve fare qualcosa in più. Tradotto: la semifinale non può non essere l’obiettivo minimo. Nel girone con Iran, Stati Uniti e Galles, si deve ottenere il primo posto. Poi la strada verso la finale per cancellare Euro 2020 e regalarsi un successo mondiale che manca dal 1966. Di seguito un focus sull’Inghilterra, sulla squadra e le statistiche in vista dei Mondiali.

I piazzamenti al Mondiale dell’Inghilterra

L’Inghilterra è una di quelle realtà calcistiche che, a fronte di tante squadre da sogno schierate nel corso dei decenni, hanno raccolto meno di quanto sulla carta potevano aspettarsi. Le prime tre edizioni dei Mondiali non hanno visto gli inglesi come partecipanti, dagli anni ’50 la presenza dell’Inghilterra è divenuta costante ma non ha regalato risultati degni di nota (i quarti di finale del 1954 furono il miglior risultato).

Brasile 1950: primo turno

Svizzera 1954: quarti di finale

Svezia 1958: primo turno

Cile 1962: quarti di finale

Inghilterra 1966: campione

Messico 1970: quarti di finale

Spagna 1982: secondo turno

Messico 1986: quarti di finale

Italia 1990: quarto posto

Francia 1998: ottavi di finale

Corea Giappone 2002: quarti di finale

Germania 2006: quarti di finale

Sudafrica 2010: ottavi di finale

Brasile 2014: primo turno

Russia 2018: quarto posto

 

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