A Canal+ parlando di Mbappé: «Diventano avvocati, agenti e quando succede tu bambino perdi il controllo della tua persona e la tua identità»

Ibra si sa riesce sempre a far parlare di lui, anche quando è in tribuna per un incontro di Champions, e ancor di più quando parla in un’intervista, come quella che ha rilasciato all’emittente francese Canal+, in cui ha attaccato Mbappè definendolo un bambino.
Ecco le parole di Ibra:
«Se Mbappé ha fatto la cosa giusta rimanendo a Parigi? Per chi, per se stesso? No. Per Parigi? Sì. Ha preso la scelta giusta per Parigi, non per se stesso, perché si è messo nella posizione in cui è più importante del club, e il club gli ha dato le chiavi di tutto. Non sei mai più grande della tua società, ma quando un bambino diventa forte può facilmente produrre introiti: quindi i suoi genitori diventano avvocati, agenti, allenatori. È questo il problema: e quando succede perdi il controllo della tua persona e la tua identità. Con questa nuova generazione i genitori pensano di essere diventati delle star, parlano anche sui giornali: ma chi vi credete di essere? Sta al figlio lavorare ed essere disciplinato. Mbappé come persona non lo conosco troppo bene. Come giocatore è fantastico. Ma quando perdi l’autodisciplina perdi la tua identità… C’è un motivo per cui Zidane è Zidane. Mbappé vuole imitarlo? Allora inizi a progredire, a non accontentarsi»