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Il dio del calcio punisce l’ipocrisia: Germania battuta dal Giappone 2-1

Sta cambiando la geografia del calcio. Dopo l’Arabia Saudita, un’altra asiatica sconfigge un mostro sacro del pallone. La Germania ha sprecato troppo

Il dio del calcio punisce l’ipocrisia: Germania battuta dal Giappone 2-1
Japan's forward #18 Takuma Asano celebrates after scoring his team's second goal past Germany's goalkeeper #01 Manuel Neuer during the Qatar 2022 World Cup Group E football match between Germany and Japan at the Khalifa International Stadium in Doha on November 23, 2022. (Photo by Jewel SAMAD / AFP)

Il dio del calcio è lì che tutto guarda e tutto osserva. Se provi a fare il carino con la protesta nei confronti della Fifa senza l’unico atto che serviva, ossia indossare la fascia arcobaleno, l’unica cosa che può capitarti è che la stampa ti tratteggi come un eroe perché rendi ancora più spessa la melassa di ipocrisia.

Ma il dio del calcio no. È lì che osserva e punisce. La Germania perde ancora contro una squadra dell’Est. Ci aveva pensato la Corea del Sud a mandarli a casa a Russia 2018, adesso il Giappone non li manda a casa però dà alla squadra di Flick una bella legnata. In rimonta, proprio come l’Arabia Saudita contro l’Argentina. Sta cambiando la geografia del pallone? In due giorni due squadre asiatiche hanno battute due colossi della storia del calcio, con professionisti milionari convinti che mettersi davanti alla bocca sia una protesta memorabile. Che tristezza.

Calcisticamente, la Germania l’ha buttata la partita. È andata in vantaggio su rigore con Gundogan, ha gigioneggiato troppo, ha sprecato, ha colpito un palo, si è vista un gol tolto dal Var (aveva segnato Havertz). E a questo punto il dio del calcio è sceso in campo. Pareggio di Doan al 75esimo e poi vantaggio di Asan all’83esimo. Un grande gol. Adani ha detto alla Benzema, noi diciamo alla Vialli. Neuer ha preso due pappine e va a casa. A riflettere sulla fascia.

La Faz scrive di shock.

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