Le Parisien e L’Equipe criticano la squadra di Galtier: “si basa solo sui talenti individuali”. “Non appartiene ancora alla classifica dei favoriti”.
Il Psg ha vinto sulla Juventus per 2-1 ma è finito comunque secondo nel suo girone di Champions League, superato dal Benfica. In Francia non l’hanno presa benissimo. Anche perché agli ottavi, in questo modo, potrebbe beccare nel sorteggio il Real Madrid o il Manchester City, non proprio il massimo.
La colpa è solo del Psg, scrive Le Parisien. Se non fosse per Mbappé, non ci sarebbe stato nemmeno questo risultato.
“C’è poco talento offensivo, a parte quello di Kylian Mbappé. Nulla è stato facile nel suo percorso in Champions, né i pareggi contro i portoghesi né le sue due vittorie contro la Vecchia Signora. Il Psg indica che non appartiene ancora alla classifica dei favoriti”.
Sempre Le Parisien:
Dopo il “gol sublime” di Kylian Mbappé, il Paris “non ha continuato, ha giocato poco, ha offerto poco, ha fatto pochi progressi”. Per non parlare dell’infortunio di Fabian Ruiz, che ha costretto Galtier a sostituirlo con “l’infernale Renato Sanches”, visto che Danilo Pereira “manca ancora di ritmo”.
“Il centrocampista portoghese ha fatto tutto con nonchalance come se fosse una partita tra Lille e Lorient della scorsa stagione, rifiutandosi di salire di livello in Champions League. Il Paris è una squadra di buchi d’aria dall’inizio della stagione se in più si schiera con due pesi morti, difficilmente può funzionare“.
L’Equipe non è più clemente.
“Anche se quella vista ieri non era la grande Juve, ma una vecchia Signora a cui mancavano troppi denti per essere in grado di mordere, il Psg ha fatto il lavoro, ma non ha corretto i difetti che lo hanno accompagnato per diverse partite e che questa mattina fanno discutere un po’ in più”.
“Se il Psg si è imposto sulla Juve e ha conservato la sua invincibilità in questa stagione, lo deve ancora una volta ai suoi talenti individuali in generale e a quello di Kylian Mbappé in particolare“.
“Ma, collettivamente, il Psg ha di nuovo mostrato i suoi limiti, incapace di tirare fuori la palla come vuole contro il pressing ben organizzato del suo avversario e, soprattutto, incapace di finire una partita di Champions League senza subire un gol”.
“Il bilancio è preoccupante. Dà ai parigini un’idea, almeno, dei motivi per cui sono secondi e quindi al di sotto del loro status di testa di serie. Per essere competitivi a febbraio 2023 in Champions League, è questa solidità che dovranno (ri)costruire e non passerà solo attraverso l’arrivo di un nuovo difensore centrale nella finestra di trasferimento di gennaio”.
“Anche ieri, il Psg ha concesso troppe occasioni, soprattutto nel primo tempo, e il fatto che questa Juve fosse quella di Fabio Miretti, Nicolo Fagioli o Gatti, piuttosto che quella dei grandi anni passati, spiega in parte perché non è stata in vantaggio all’intervallo. Troppo goffo, troppo febbrile, troppo tenero“.
E poi c’è l’assenza di Neymar.
“Ovviamente mancava anche Neymar e abbiamo visto ieri sera quanto fosse essenziale il brasiliano per la buona animazione offensiva della sua squadra. Senza di lui, la minaccia è meno diffusa. Anche meno tagliente”.