La lettera su Facebook: «Fu una giornata tragica, che ci ha travolti, siamo stati dipinti ingiustamente come mostri, vorremmo un chiarimento»

Inter-Sampdoria, la Curva Nord: «Vogliamo ricucire lo strappo con gli interisti cacciati dallo stadio»
La Curva Nord dell’Inter torna sulla gara di campionato contro la Sampdoria, quando gli ultras interisti cacciarono via il resto dei tifosi dopo aver appreso della morte del loro capo, Vittorio Boiocchi, ucciso pochi minuti prima del match. Sulla sua pagina Facebook, l’Urlo della Nord, la curva nerazzurra cerca di spiegare perché lo fece. Ricordiamo che furono decine i tifosi che denunciarono, sui social, minacce e percosse da parte degli ultras interisti.
Di seguito la lettera della Curva Nord.
“Fratelli interisti, torniamo oggi, dopo una pausa di riflessione, ad affrontare i fatti accaduti durante la partita Inter-Sampdoria del 29 ottobre scorso. Vogliamo lanciare un segnale distensivo nei confronti del popolo neroazzurro e di chi l’Inter la porta nel Cuore. Per noi è stata una giornata tragica, che ci ha travolti, cogliendoci di sorpresa e lasciandoci disorientati. Purtroppo a livello mediatico siamo stati dipinti (ingiustamente) come dei mostri. Ci siamo comunque abituati e non ci interessa. La realtà degli avvenimenti è ben altra… Ora però, cosa per noi importante, vorremmo ricucire lo strappo creatosi con gli interisti dello stadio che quel giorno erano in Curva. Non è questa la sede dove andare ad analizzare nello specifico l’accaduto. Sotto gli occhi di tutti rimane il fatto che un evento del genere abbia generato un corto-circuito interno dove non tutto è andato come avremmo voluto. Sono stati segnalati episodi spiacevoli e incontrollabili che hanno visto coinvolte persone esterne alle dinamiche della curva stessa. In quegli attimi concitati, anche a livello comunicativo interno, sono mancati dei passaggi fondamentali e probabilmente qualcuno ha sbagliato e di questo ce ne scusiamo. La Nord, in quei tragici momenti, per rispetto del dolore della famiglia, ha scelto l’abbandono della Curva mettendo in secondo piano l’evento sportivo. Una scelta più o meno condivisibile ma che è stata fraintesa nelle sue motivazioni più profonde. Vogliamo ora però andare avanti. Chiediamo quindi a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle modalità di alcuni singoli, di contattarci (meglio se direttamente in riunione) per provare a chiarire questa situazione venutasi a creare. La speranza è di poter avere tra di noi tutti coloro che hanno l’Inter nel cuore alla ripresa del campionato”.