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La Faz: il mondo della ginnastica ha un problema e l’Italia non lo ha ancora risolto

Lo scandalo delle Farfalle apre la pagina sportiva del quotidiano. Le segnalazioni di abusi sono arrivate ai Mondiali di Liverpool, ma non sono stati discussi i casi specifici 

La Faz: il mondo della ginnastica ha un problema e l’Italia non lo ha ancora risolto
CENTOFANTI Martina, LODI Sofia, MAURELLI Alessia, PAGNINI Marta, PATRIARCA Camilla Rio de Janeiro 21-08-2016 Arena Carioca Rhythmic Gymnastics Group All-Around Foto Andrea Staccioli/insidefoto

La Faz apre la sua pagina sportiva con lo scandalo della ginnastica ritmica in Italia. Il caso Farfalle, per intenderci, con le denunce di soprusi e vessazioni da parte delle ginnaste. La costrizione a pesarsi quotidianamente, gli insulti a chi non rispettava i canoni di peso e di bellezza, la conseguente anoressia nervosa. Qualcosa che ha a che fare anche con i Mondiali di ginnastica che sono in corso a Liverpool.

“Che cosa ha a che fare con la Coppa del Mondo? Più di quanto potresti pensare a prima vista”.

La Faz scrive:

“Sono successe tante cose da quando il mondo della ginnastica, scosso dal documentario “Athlete A” sullo scandalo degli abusi che ha coinvolto il medico della squadra statunitense Larry Nassar, ha discusso di adeguate modalità di allenamento. Centinaia di ginnaste hanno condiviso le loro storie, gli allenatori sono stati sospesi in alcuni Paesi e sono stati commissionati studi che hanno concluso abbastanza all’unanimità che lo sport della ginnastica ha un problema significativo, in gran parte radicato nelle idee tradizionali su come effettuare i migliori allenamenti degli atleti”.

La ginnastica ritmica e la ginnastica hanno in comune alcuni aspetti cruciali, continua il quotidiano: inizio dell’allenamento nella prima infanzia, carichi di allenamento estremi e la chiara idea di un corpo magro come ideale.

“In alcuni paesi sono stati avviati programmi di riforma volti al cambiamento culturale: umiliazioni verbali, privazione del cibo, obbedienza assoluta, allenamento con ferite o ossa rotte: tutto questo dovrebbe appartenere al passato. L’Italia non era uno di quei paesi, l’intero dibattito è passato sulla ginnastica italiana fino alla scorsa settimana”.

La Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG) ha organizzato un simposio di due giorni di Safe Sport a Liverpool. Ci sono state diverse dichiarazioni interessanti, persino discorsi con riferimenti ai diritti umani.

“Dall’Italia, Pierluigi Matera ha offerto una prestazione impeccabile in un inglese perfetto. Da marzo l’avvocato, che ha già ricoperto incarichi nel Comitato Olimpico Nazionale (NOK) e in alcune associazioni, ricopre da marzo il titolo di “Ufficiale di Salvaguardia” della Federazione Italiana Ginnastica, in quanto responsabile della prevenzione e del contrasto al bullismo, abusi e discriminazioni. Il suo nome è in gran parte sconosciuto nella delegazione di ginnastica che gareggia a Liverpool. Mentre Matera parla al centro congressi, lo scandalo RSG in patria continua ad allargarsi“.

Le cronache si soffermano sul centro di Desio, guidato da Emanuela Maccarani, con i racconti di tentativi di suicidio e di soprusi terribili. Il centro di Desio è stato addirittura commissariato.

“Niente di tutto questo è stato un problema al simposio di Liverpool e non sono stati discussi casi specifici. Piuttosto, molti partecipanti si sono rassicurati a vicenda di essere sulla strada giusta”.

Al simposio, scrive La Faz, erano rappresentati soprattutto i Paesi che avevano già affrontato l’argomento negli anni precedenti.

“E naturalmente l’Italia, che indubbiamente dovrà affrontare intensamente l’argomento nel prossimo futuro. Il problema è stato individuato, ma è lungi dall’essere risolto“.

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