Sul Telegraph: è il pacchetto “hospitality” più caro, il più economico costa quasi 500 euro. Chi non paga si scioglie al sole tra una partita e l’altra
La Fifa ne ha inventata un’altra: un posto all’ombra, al Mondiale in Qatar, può costare fino a 1.100 euro. La Fifa sta vendendo pacchetti hospitality a carissimo prezzo, per partecipare al suo “fan festival” senza farsi arrostire al sole cocente, mentre i “normali” tifosi saranno tra una partita e l’altra saranno costretti a squagliarsi al caldo. Lo racconta il Telegraph.
“La nuova iniziativa è stata lanciata per la prima volta per questa Coppa del Mondo e offre a coloro che sono disposti a pagarne il prezzo l’uso di un’area privata per mangiare e bere lontano dal caldo soffocante, oltre alla vista su quelli coloro soffocano perché non possono permetterselo“.
Il pacchetto più costoso del Mondiale, racconta il giornale inglese, attualmente offerto dalla Fifa è il “legacy lounge plus” da 1.100 euro circa, che include cibo gourmet e “viste panoramiche” del festival stesso. Era incluso anche l’alcol, ma ora che il Qatar l’ha proibito chissà.
Quel pacchetto premium, che è valido solo per un giorno, include anche un biglietto per vedere una partita. Ci sono offerte più economiche, a partire da 434 euro a persona, che sono semplicemente pacchetti per guardare le partite sugli schermi del festival. Al caldo.
Il concetto del fan village è sempre stato gratuito, in tutti i maggiori eventi sportivi del mondo. Negli ultimi decenni gli sponsor della Fifa come Coca-Cola, Adidas, Visa e Budweiser hanno pagato per firmare i festival. Ora l’esperienza viene venduta dalla Fifa come pacchetto hospitality.
Non c’è solo questo:
La Fifa va in Qatar e trova il suo superhotel di lusso chiuso: non è ancora pronto.
L’hotel extralusso che doveva ospitare i vertici della Fifa e del calcio mondiale in Qatar, non è pronto. I vertici sono arrivati e hanno trovato un cantiere ancora aperto. Hanno dovuto trasferirli in un altro albergo. Lo racconta il New York Times dopo che ieri lo stesso giornale aveva pubblicato un lunghissimo approfondimento sulle storie dei morti nella costruzione delle sfavillanti infrastrutture del Mondiale.
“La scorsa settimana – scrive il Nyt – solo pochi giorni prima che i più alti dirigenti della Fifa si recassero a Doha per gli incontri in vista di una Coppa del Mondo in preparazione da dodici anni, i funzionari locali hanno dato la cattiva notizia: il cinque stelle scelto per ospitare la leadership della Fifa – un gruppo famigerato per la sua predilezione per il lusso, il suo sano appetito per le cose belle della vita e i suoi stipendi a sei cifre – non è pronto”.
L’hotel, “uno spettacolare edificio curvo sul lungomare con interni ispirati ai superyacht di lusso e quello che è stato annunciato come il lampadario più alto del mondo, dovrebbe essere pronto presto, forse entro pochi giorni”.
Ovviamente la Fifa s’è prontamente assicurata un hotel di riserva: “un sontuoso fortino con una vista spettacolare sul Golfo Persico e una flottiglia di dhow in legno, tradizionali imbarcazioni arabe, ormeggiate proprio di fronte alla sua spiaggia privata. L’hotel ha aperto martedì; i dirigenti della Fifa sono stati i suoi primi ospiti”.
Oggi la Fifa ha dovuto incassare l’improvviso stop alla vendita di birra negli stadi del Mondiale.