Hanno sostituito lo sponsor che li ha abbandonati, con il logo One Love, in sostegno alla comunità Lgbtq+
La Germania non ci sta, Federazione, giocatori e politici tedeschi sono sulla stessa linea. Il rischio è di arrivare allo scontro con la Fifa, dopo l’addio dello sponsor Rewe.
La Fifa sta vivendo un vero e proprio incubo dal punto di vista delle polemiche. Infatti, la Germania, capofila fra i sostenitori dei diritti, sembra non volere rimanere affatto in silenzio e dedicarsi solo al campo.
Durante l’ultima conferenza stampa (e per tutte quelle che verranno), la federazione tedesca ha deciso di sostituire il logo della catena di supermercati Rewe, sponsor della nazionale tedesca, con il logo One Love. La Dfb ha scelto il simbolo del movimento che difende i diritti della comunità Lgbtq+, come sostituto del logo da inserire sul tabellone del media center della Coppa del Mondo della nazionale tedesca.
Alle spalle di Kai Harvetz e Julian Brandt, i due giocatori tedeschi che oggi si sono presentati davanti ai giornalisti di tutto il mondo, è apparso il logo che tanto caos sta creando. Un innocente cuore con i colori dell’arcobaleno a favore dell’inclusione e della diversità.
Si tratta dell’ultima trovata della nazionale tedesca, che già durante la partita persa contro il Giappone, ha lanciato un segnale molto forte. Neuer aveva dichiarato che avrebbe voluto indossare la fascia ma gli è stato impedito e così i giocatori di comune accordo hanno deciso di portarsi la mano alla bocca durante la foto pre-partita in segno di protesta contro la Fifa.
In tribuna la ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser, seduta proprio accanto al numero uno della Fifa Infantino, ha indossato la fascia arcobaleno. Nessuno però ha espresso il suo disappunto nei confronti della ministra.
Sembra quasi che più la Fifa tenti di soffocare qualsiasi voce dissonante dalle direttive qatariote, più la polemica si inasprisca e diventi il tema monopolizzante del Mondiale in Qatar. IAnche se in campo, al momento, nessuno ha indossato la fascia arcobaleno.