Il club bianconero ha rinviato l’assemblea degli azionisti al 27 dicembre per dare loro modo di rileggere le riformulazioni imposte dalla Consob
La Juve ha dovuto modificare gli ultimi due bilanci dopo l’intervento della Consob (Tuttosport)
La Juventus ha rinviato l’assemblea degli azionisti. Avrebbe dovuto tenersi mercoledì, è stata spostata al 27 dicembre. Il club ha voluto dare agli azionisti un mese di tempo, come previsto dalla legge, per dare loro modo di rileggere le riformulazioni di alcune parti degli ultimi due bilanci, come imposto dalla Consob. Lo scrive Tuttosport.
“In sostanza la Consob ha obbligato la Juventus a pubblicare delle correzioni con «gli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul
patrimonio netto dell’esercizio per i quali è stata fornita un’informativa errata»”.
In pratica, spiega il quotidiano sportivo, la Consob ha detto alla Juve:
“voi avete commesso delle violazioni e avete avuto risultati migliori, adesso fate vedere come sarebbero stati i bilanci se aveste contabilizzato correttamente le cose”.
La Juventus si è adeguata ma ha anche specificato che non è d’accordo con la Consob e che ritiene corretta la sua contabilizzazione.
Tanto per cominciare, la Consob dice che gli scambi finiti nel mirino dovevano essere considerati permute e non compravendite.
“La Juventus ribadisce che non si tratta di permuta perché nel calcio non esiste questa formula, ma di due operazioni distinte anche se di prezzo uguale. E insiste nel ribadire che: «in linea con la consolidata prassi internazionale della football industry, e in modo coerente con la contabilizzazione di passate operazioni consimili, ha contabilizzato le stesse, sulla base del principio contabile che “specificamente si applica all’operazione”»”.
Quanto alla manovra stipendi, la Consob stabilisce che la Juve avrebbe dovuto contabilizzare nell’esercizio le cifre che si era impegnata a pagare, mentre la Juventus ribadisce
“che non c’era nessuna obbligatorietà di pagamenti degli stipendi tagliati e che il pagamento era legato alla ripresa delle attività agonistiche”.
Tuttosport aggiunge che i calcoli della Consob e quelli della Procura non coincidono.
“nel 2020 la Juventus avrebbe dovuto perdere 131 milioni invece che 67, quindi 63 in più (23 per le plusvalenze e 40 per la manovra stipendi), nel 2021 avrebbe dovuto perdere 233 milioni invece di 209, quindi 24 in più (5 e 19), infine nel 2022 avrebbe dovuto perdere 193 invece di 253, quindi 60 in meno”.