ilNapolista

Le Parisien: la Francia si è sfilata sui diritti umani in Qatar

L’atteggiamento dei francesi è cambiato da quando è iniziato il Mondiale. Il ruolo dell’Eliseo nell’assegnarlo al Qatar solleva diversi interrogativi

Le Parisien: la Francia si è sfilata sui diritti umani in Qatar
Mg Milano 10/10/2021 - Uefa Nations League / Spagna-Francia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Hugo Lloris

La Francia sembra quasi imbarazzata di fronte alle Nazionali che spingono per una politicizzazione del Mondiale. Lo scrive Le Parisien, mettendo a confronto il modo di agire dei Blues in merito alla fascia arcobaleno One Love e quello delle altre squadre presenti al Mondiale in Qatar.

Due mesi fa, scrive il quotidiano francese, Francia e Danimarca erano orgogliosamente schierate dalla stessa parte, tra le otto Nazionali ad aderire alla campagna “One Love”, intenzionate a far indossare al loro capitano la fascia contro le discriminazioni, ma poi, una volta che il Mondiale è iniziato, le strade delle due nazioni si sono divise irrimediabilmente.

“le due nazioni hanno intrapreso strade radicalmente diverse sul fronte della lotta per i diritti umani nell’emirato”.

Da un lato, “i danesi si sono lanciati in una Coppa del Mondo ultra-politicizzata”, annunciando che non sosterranno Infantino nelle elezioni e arrivando anche alla minaccia di lasciare la Fifa. Dall’altro, i francesi, “che si sono ritirati dall’azione “One Love” quando la Fifa si è accigliata”.

Le Parisien continua:

“In Qatar, i Blues stanno giocando a basso profilo a questo livello dove sette nazioni – Inghilterra, Germania, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Galles e Svizzera – hanno sfidato la Fifa fino a quando non ha brandito la minaccia sportiva del cartellino giallo per il capitano che avrebbe osato indossare la fascia da braccio. I tedeschi hanno protestato tappandosi la bocca con le mani prima di affrontare il Giappone, mentre gli inglesi si sono inginocchiati prima del calcio d’inizio del loro incontro contro l’Iran. L’Inghilterra, come i Paesi Bassi e gli Stati Uniti, hanno anche invitato i lavoratori immigrati a una delle loro sessioni di allenamento. Ma dal lato del Blues non sono state intraprese iniziative analoghe”.

Anzi.

Il capitano della Nazionale francese, Hugo Lloris, ha detto che la protesta contro la Fifa potrebbe togliere energie ai giocatori, che si tratta di posizioni personali, ma che lui rispetta le regole della Fifa e non desidera che giocare a calcio.

Dal punto di vista politico, le posizioni sono diverse. Il presidente Emmanuel Macron ha invitato a non “politicizzare lo sport” prima dell’inizio della Coppa del Mondo. Il suo Primo Ministro, Elisabeth Borne, pensa, dal suo canto, che sia “una buona cosa” che “i giocatori possano esprimersi sui valori che ovviamente condividiamo pienamente, nel rispetto delle regole del torneo”. Mercoledì, il ministro dello sport Amélie Oudéa-Castéra ha invitato i calciatori della Nazionale ad impegnarsi maggiormente per il rispetto dei diritti umani. Le ha risposto il centrocampista Matteo Guendouzi, che non è sembrato per nulla felice delle affermazioni del ministro.

Le Parisien punta il dito anche sul ruolo della Francia nell’assegnare il Mondiale al Qatar.

“Il ruolo del Palazzo dell’Eliseo nell’assegnare la Coppa del Mondo al Qatar nel 2010 solleva interrogativi. E ci piace anche ricordare che l’incoronazione globale degli azzurri di pallamano nel 2015 nell’emirato aveva attirato molta meno attenzione dal campo politico”.

E conclude: parlando di politica, è difficile immaginare un’azione di comunicazione sugli spalti in Qatar come quella dei ministri tedeschi e belgi, che hanno indossato la fascia da braccio “One Love” per assistere alla partita delle loro Nazionali.

“Presente alla cerimonia di apertura, il Ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha visitato la Nazionale e i 200 gendarmi e poliziotti schierati a Doha per la sicurezza di questa Coppa del Mondo. Amélie Oudéa-Castéra ha programmato, a meno di eventi importanti in Francia, di recarsi in Qatar in caso di qualificazione della Francia per i quarti di finale. Ma, per ora, solo per sostenere i Blues”.

ilnapolista © riproduzione riservata