Hanno abbandonato Inter, Juve, Milan, Monza e Roma oltre a Napoli e Fiorentina. All’ordine del giorno anche la questione fiscale
De Laurentiis versus Lotito e l’assemblea Lega Serie A si spacca. Insomma non c’è notizia, come scrive Repubblica. De Laurentiis, appena rientrato dagli Stati Uniti, ha fatto sentire la propria presenza.
Tanto per cambiare, l’assemblea della Lega di Serie A si è spaccata in due. Questa volta il casus belli l’ha offerto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che prima dell’inizio dell’assemblea fissata per le 14:15 ha tuonato contro la gestione dell’associazione, lamentandosi fra l’altro per il ruolo del presidente laziale Claudio Lotito. Anche la Fiorentina si è accodata alle proteste e questo ha comportato tre quarti d’ora di ritardo nell’inizio dei lavori. A quel punto, stanchi di aspettare e convinti che non ci fosse più un clima sereno, i presidenti e i rappresentanti di Inter, Juve, Milan, Monza e Roma hanno lasciato la sede di via Rossellini. Lo stesso hanno fatto le delegazioni di Napoli e Fiorentina.
Il quotidiano informa che l’assemblea della Lega Serie A è cominciata con oltre un’ora di ritardo ma alla presenza di soli dodici club. Il Torino era assente dall’inizio.
All’ordine del giorno c’era, per la terza volta dopo due tentativi a vuoto, la nomina di un consigliere, dopo che lo scorso maggio è decaduto dalla carica il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, a causa della retrocessione della sua squadra. Altri temi da trattare erano gli adempimenti fiscali, con tutti i club (eccetto la Fiorentina) che chiedono una proroga per pagare 500 milioni di Irpef sospesi negli scorsi anni a causa Covid. La scadenza è fissata per il 22 dicembre. Il mancato rispetto dei termini potrebbe comportare il blocco del mercato a gennaio.