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Marotta sullo sfogo di Cristiano Ronaldo: «L’anagrafe parla chiaro»

Marotta: «Anche l’anno scorso il Napoli era in testa, oggi ha 5 punti in più, ma ci sono 23 partite e 69 punti a disposizione»

Marotta sullo sfogo di Cristiano Ronaldo: «L’anagrafe parla chiaro»
Ferrara 16/07/2022 - amichevole / Inter-Monaco / foto Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta

L’Ad dell’Inter Beppe Marotta è intervenuto a Radio anch’io su Radio Rai. Marotta è stato interrogato su diversi temi, tra questi, anche il famoso trasferimento che portò Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus nel 2018 e del suo addio dalla Vecchia Signora.  Ecco le parole di Marotta su Cristiano Ronaldo:

«L’arrivo di CR7 alla Juve? All’interno di un club possono esserci posizioni diverse, ma questo non vuol dire che io ero contrario totalmente al suo arrivo a Torino. Ronaldo era un’icona, è un campione, poi bisogna valutare l’operazione anche in un contesto economico-finanziario, però quello non è stato l’elemento di divorzio fra me e la Juventus.»

«Credo che il mio ciclo fosse verso la fine, il mondo del calcio è bello anche da questo punto di vista.»

Marotta e lo sfogo di Cristiano Ronaldo

«Lo sfogo di Ronaldo contro lo United? Credo che faccia parte dell’amore e della passione che ha per il calcio. Per lui questo sport ha rappresentato tutto, difficile convivere con un declino, soprattutto fisico, perché l’anagrafe non si cancella e a 37 anni i riflessi agonistici sono diversi, si fa molta più fatica e le scelte degli allenatori sono condizionate. Non è facile per i grandi campioni accompagnarsi verso la fine della carriera. Posso capirlo sotto il profilo umano, ma dall’altra parte c’è una programmazione societaria che va rispettata”. “Domani il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha convocato un Consiglio federale d’urgenza – sottolinea Marotta – la vicenda del procuratore capo dell’Aia è una pagina molto, molto triste, una delle più brutte pagine della storia del calcio italiano. Sono certo che Gravina riuscirà a risolverla nel migliore dei modi, alla luce del fatto che siamo davanti a un caso inedito»

«Il Napoli primo in classifica? Anche l’anno scorso il Napoli era in testa, oggi ha 5 punti in più, ma ci sono 23 partite e 69 punti a disposizione, dunque non può essere determinante la giornata del 4 gennaio 2023, o la nostra sfida contro il Napoli. Non bisogna sottovalutare anche la difficoltà che le squadre di provincia ti mettono davanti, bisogna piuttosto migliorare nelle prestazioni. E’ curioso e problematico quando ci ritroveremo che tipo di condizione abbiamo»

 

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