In Argentina non fanno sconti al numero 10. Ha perso palla, su pressing dell’Arabia, nell’azione dell’1-1. Ha calciato alto una punizione delle sue

Lionel Messi ha iniziato male la sua avventura nella sua quinta Coppa del Mondo. Bocciato da La Nacion, viene giudicato impietosamente anche dal Clarìn altro quotidiano argentino. Per l’Argentina è stata una sconfitta storica, probabilmente più di quella del 90 contro il Camerun nella partita inaugurale di Italia 90.
Non è stato un buon inizio. Affatto. Una disavventura.
El Clarìn scrive il Qatar è l’altro posto del pianeta dove Messi è adorato come un dio pagano.
Lui, il migliore del mondo, è arrivato calmo e fiducioso, e si è offuscato con il passare dei minuti. Si è spento. È stato difficile per Leo interpretare la partita impostata dall’Arabia Saudita. Sembrava ammanettato dall’approccio tattico super zelante progettato dal francese Hervé Renard che non lo ha bloccato con una marcatura a uomo ma gli ha sottratti spazi con un blocco difensivo compatto che si muoveva lentamente, restringendo gli spazi, per lasciarlo sempre senza alternative per scaricare in modo chiaro o accelerare a fondo.
El Clarìn salva i primi dieci minuti definiti i migliori di Messi e dell’Argentina.
È stato notato in modalità di risparmio energetico. Proprio nella Città dell’Energia. Solo poche scintille di Messi in un secondo tempo da dimenticare. Ha perso palla, su pressing dell’Arabia, nell’azione dell’1-1. Poi, sei minuti dopo è arrivato il secondo gol. E la confusione si è trasformata in disperazione.
La Pulce ere imprecisa, a volte infastidita. Non ha mai trovato spazi per fare la differenza. Ha avuto un calcio di punizione, uno di quelli che mette quasi sempre dentro, e ha tirato alto. Prima aveva partecipato a una buona triangolazione con Di María e De Paul, ma quando si stava preparando per concludere, è arrivata la chiusura salvifica di Hassan Altambakti.
Troppo poco per Messi. L’avversità è arrivata alla prima partita mondiale. Un’Arabia Saudita intelligente e rigorosa ha frenato violentemente l’entusiasmo. Una sconfitta dolorosa.