Su Libero si scaglia contro l’ex presidente Inter per l’intervista al CorSera e scrive: “Cazzullo ha fatto domande di cui gli piacevano le risposte”
Luciano Moggi contro Aldo Cazzullo e Massimo Moratti. Su Libero, l’ex dirigente della Juventus si scaglia contro l’ex presidente dell’Inter e il giornalista del Corriere della Sera, che lo ha intervistato qualche giorno fa. Moggi accusa Cazzullo di aver fatto a Moratti domande precise per avere risposte che piacessero sia a lui che all’ex patron nerazzurro.
“Sembra che Aldo Cazzullo, autore dell’intervista a Moratti sulle pagine del Corriere, abbia evidentemente inteso il tifo per la sua squadra (Inter) come un dogma da portare avanti per trasferire le malefatte di un ambiente su altre persone. Leggendo l’articolo, infatti, si ha l’impressione che Cazzullo faccia domande a Moratti già preconfezionate per farsi dare risposte piacevoli per entrambi, anche perché quando l’ex presidente nerazzurro parla di campionato manovrato, gli avrebbe dovuto chiedere, e non lo ha fatto, di indicare dove sta scritto che il campionato era manovrato, considerando che la sentenza del processo sportivo dice «campionato regolare, nessuna gara alterata» e quella del processo ordinario «reati a consumazione anticipata non potuti provare in udienza». Nonostante 170.000 intercettazioni”.
Poi, Moggi sottolinea la frase detta da Moratti su Facchetti.
“Mi limiterò a sottolineare qualche passaggio dell’articolo, quando, ad esempio, Moratti dice a Facchetti: «Giacinto, possibile che non trovi un arbitro disposto a darci una mano?» (Confessione grave di Moratti che istigava Facchetti
a cercare l’aiuto degli arbitri)”.
E ancora, ricorda di quando l’Inter trafugò alla motorizzazione di Latina i documenti per la patente falsa di Recoba.
“E, come risulta agli atti, che l’Inter sia andata a trafugare alla motorizzazione di Latinai documenti per fare una patente falsa a Recoba con la quale poterlo tesserare da extracomunitario a comunitario. La società fu multata dalla Figc mentre il dirigente nerazzurro (Oriali) fu sanzionato dalla Giustizia Ordinaria con un anno di reclusione: adesso quest’ultimo fa addirittura parte della Nazionale. Io invece sono stato radiato per aver fatto una battuta scherzosa
sull’arbitro Paparesta (rinchiuso nello spogliatoio), ampiamente smentita dal tribunale di Reggio Calabria. Eppure Moratti, ancora oggi, parla di queste cose: evidentemente ritiene che sia stato onesto fare una patente falsa o chiedere a un arbitro di fargli vincere una gara, o appropriarsi indebitamente di un trofeo vinto da altri”.
E ancora su Cazzullo:
“Da parte sua il giornalista, per chiudere in bellezza, si è guardato bene dal commentare quando Moratti afferma: «Il campionato era manipolato, o lo vinceva la Juve o il Milan». Si vede che considerava anche il Milan tra i manipolatori. Del Milan però Cazzullo non parla. Forse gli avrebbe sciupato il titolo”.