Prima volta agli ottavi di un “1000”, per prima volta batte un top5. E ora vuole la rivincita dopo il famoso ritiro al Roland Garros
Con Berrettini e Sinner acciaccati e ormai proiettati a chiudere la stagione in Coppa Davis, il finale di 2023 del tennis italiano è tutto di Lorenzo Musetti. Il più “bello” e giovane dei tre, in esplosione costante ormai da settimane. A Parigi-Bercy, l’ultimo “1000” del 2022, Musetti ha prima fatto fuori Cilic e Basilashvili, e poi centrato la qualificazione ai quarti battendo Casper Ruud, il numero 4 al mondo.
Musetti ha vinto 4-6 6-4 6-4 in due ore e 19 minuti. E’ la prima volta che raggiunge i quarti in un 1000, ed è la prima volta che batte uno dei migliori 5 giocatori del ranking mondiale.
Ha vinto giocando come sa lui, quel tennis-spettacolo che il pubblico ormai gli riconosce al di là di eventuali paragoni sinceramente esagerati. Le tribune di Parigi hanno tifato per l’italiano, a dispetto del regolarista norvegese.
“Nel primo set stavo giocando bene ma andavo troppo di fretta, poi ho ricominciato a lottare bene, grazie anche al pubblico” ha detto Musetti dopo il match. “Ho tanti ricordi qui a Parigi dallo scorso anno al Roland Garros quando ho quasi battuto Djokovic, e spero di poterlo affrontare di nuovo”.
Musetti si riferisce al match del ritiro tra le polemiche sul Centrale del Roland Garros, dopo aver vinto i primi due set per poi crollare prima di fermarsi – irrispettosamente – a pochi punti dalla vittoria dell’avversario.
Musetti ora troverà il vincente tra Djokovic e Khachanov. Ma questo pare proprio un altro giocatore: più maturo, più fisico, più consapevole dei propri mezzi da predestinato.