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Qatar 2022, a rischio la privacy dei giornalisti (Il Fatto)

I giornalisti sono costretti a registrarsi su due app. Secondo la tv norvegese leggono i dati sui telefoni. Il consiglio di usare telefoni vecchi o “puliti”

Qatar 2022, a rischio la privacy dei giornalisti (Il Fatto)

Qatar 2022, cominciano ad arrivare i giornalisti e Il Fatto pubblica un articolo molto interessante su quanto sia a rischio la privacy dei reporter che sono obbligati a registrarsi su due app. Ecco cosa scrive il quotidiano di Travaglio su Qatar 2022.

I giornalisti cominciano a sbarcare a Doha per i Mondiali di calcio 2022, con timori e dubbi sulla libertà di stampa e sui rischi ai quali vanno incontro, soprattutto per coloro che vogliono informare in merito alle questioni più polemiche a margine degli stadi. Tutti i giornalisti che si recano in Qatar dovranno registrarsi su due app, riguardo alle quali esistono forti dubbi sul rispetto della privacy: Ehteraz, è una sorta di Green pass, e Hayya, permette l’accesso al Paese, alle partite, ai mezzi di trasporto pubblico e altro. Il direttore della sicurezza della tv statale norvegese Nrk , Øyvind Vasaasen, dopo aver esaminato le app, ha avvertito che possono operare “il controllo totale delle informazioni contenute nei telefoni” cellulari e ha aggiunto che con queste app “le autorità del Qatar possono entrare in casa tua”. Due reporter dell’emittente Nrk sono stati arrestati l’anno scorso a Doha, dopo aver filmato un servizio sui lavoratori migranti: il giornalista Halvor Ekeland e il cameraman Lokman Ghorbani sono stati detenuti per 30 ore e interrogati, e il loro materiale perquisito. 

L’organismo francese per la protezione dei dati personali (Cnil) ha consigliato ai tifosi di usare un cellulare vecchio o “pulito”, nel quale non ci siano fotografie o video compromettenti. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) ha pubblicato dieci consigli di sicurezza digitale per i media che sono diretti in Qatar. 

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