Gli anni 80 e il rapporto tra il genio teatrale e il calcio ripercorsi in un libro con il contributo della figlia. La sua passione per Falcao
Gli anni Ottanta e Carmelo Bene ma non solo. Soprattutto Carmelo Bene e il calcio. Lui che definì chewing-gum usato il linguaggio dei tifosi. Oggi Il Messaggero pubblica un delizioso articolo per presentare la pubblicazione del libro “In ginocchio da te”: il racconto di quegli anni, gli scritti calcistici di Carmelo Bene per il quotidiano romano, con la fondamentale partecipazione della figlia Salomè.
Scrive Il Messaggero:
Negli anni Ottanta, invece, una delle voci più importanti del teatro italiano era parte del dibattito. Scendeva dalle tavole di palchi che brutalizzava con il suo genio e che faceva vibrare con una voce davvero inimitabile e accettava il bar sport come estensione della sua Estetica. Scriveva e discettava in tv; erano gli anni Ottanta post Mundial degli stranieri in A, i grandissimi Falcao, Zico, Platini, Rummenigge o il filosofo Socrates. E cominciava l’epopea che Biscardi trasformò in serialità di genere “processando” il pallone. In questo bar, Carmelo Bene – grazie all’amicizia e alla condivisione (notturna, per lo più) con Giancarlo Dotto, allora inviato del Messaggero, e all’intuito da polemista arguto di Gianni Melidoni, capo di quelle pagine sportive – divenne “uno di noi”. Con orgoglio: Ripensandoci Bene, la sua rubrica mai legata a date fisse, sempre occasionale mai episodica, ispirò le sue ospitate in tv.
Il Messaggero ricorda le sue incursione al Processo di Biscardi col sottopancia “Il Messaggero” preteso dal genio teatrale.
Si presentava
con i capelli sbiancati da Amleto. E discettava di Falcao e altre celestialità calcistiche con il presidente- costruttore dell’Ascoli di Mazzone, Costantino Rozzi (celebre per polemiche e calzini rossi). Quell’agone – va detto – era frequentato nel gioco delle maschere dal fiorentino (anti-juventino) Franco Zeffirelli, da Pasquale Squitieri il napoletano. E nella diretta tu potevi avere Zico e Falcao e Liedholm, Trapattoni e Platini. Oltre a giornalisti sportivi da Brera in giù (che sfidò in Campidoglio).
Ecco di quel tempo in cui Bene per il calcio rappresentava il meglio sono raccontati da un libro “In ginocchio da te” che Gog Edizioni (collana Contrasti – 205 pagine, 17 euro) grazie al contributo essenziale della figlia Salomè Bene. Vi troviamo i testi per il giornale e quelli consegnati – poi, negli anni Novanta – come video-editoriali alla trasmissione Zona di Telepiù (siamo negli anni della nascita delle pay-tv e prima della fusione in Sky). Gli articoli della rubrica tenuta dal 1982 al 1985 sul Messaggero –
Ripensandoci Bene, appunto – sono accompagnati da piccoli quadretti di contesto.