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Repubblica: «Diabolik fu ucciso da un proiettile in dotazione alla Polizia»

“Il proiettile viene dal lotto 33/16 assegnato al reparto scorte del Viminale, non si esclude che sia stato sparato da un’arma persa o rubata”

Repubblica: «Diabolik fu ucciso da un proiettile in dotazione alla Polizia»
As Roma 01/09/2019 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: tifosi Lazio

Fabrizio Piscitelli, il capo-ultrà della Lazio conosciuto come Diabolik, è assassinato con un proiettile che apparteneva a un lotto assegnato al reparto Scorte della polizia”. Lo scrive Repubblica.

Il proiettile 9×19 parabellum utilizzato per l’agguato a Piscitelli viene descritto negli atti giudiziari come “munizionamento da guerra in uso alle forze di polizia, lotto 33/16 assegnato al reparto scorte del Viminale”.

Le munizioni vengono acquistate esclusivamente con bandi di gara pubblici e poi assegnati ai diversi dipartimenti – spiega Repubblica. Quindi “non c’è dubbio sul fatto che il proiettile provenga da un ufficio delle forze dell’ordine”. Ma ovviamente “non si esclude che possa appartenere a un’arma persa o rubata da qualcuno”, visto che la pistola con cui è stato ucciso Piscitelli non è mai stata ritrovata.

Piscitelli fu ucciso tre anni fa. Dopo due anni e mezzo di indagini è stato arrestato come esecutore dell’omicidio l’argentino Raul Esteban Calderon, 52 anni.

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