La conferenza all’alba in Qatar: «Non chiedete di mei ai compagni, stavamo scherzando con Bruno Fernandes»
Conferenza di Cristiano Ronaldo praticamente all’alba in Qatar.
«Non è successo niente con Bruno Fernandes. Il mio rapporto con lui è ottimo, il suo aereo è arrivato in ritardo e gli ho chiesto se fosse venuto in battello. Come Cancelo, dopo uno scontro duro in allenamento con Joao Felix, l’ho preso per il collo e detto: “Dai, andiamo!”. L’atmosfera nella Selezione è eccellente. Non ci sono problemi. Il gruppo è blindato. E ne approfitterò per chiedere: non chiedete di me ai miei compagni. Non c’è bisogno che io dica di più. Il mio caso è chiuso. Se qualcuno mi chiedesse del ct, per esempio, non risponderei. L’allenatore ha già parlato di questo argomento. A volte scrivete verità, a volte bugie. Io non mi preoccupo di ciò che pensa la gente. Parlo quando voglio farlo. Tutti sanno chi sono e ciò in cui credo».
Si è poi passato a parlare dei Mondiali veri e propri e del dualismo infinito con Messi, viene chiesto al portoghese se alzare la coppa in Qatar chiuderebbe il dibattito su chi dei due sia più forte:
«Sarà il mia quinto Mondiale. La responsabilità è la stessa, da quando ho lasciato casa, a 11 anni, per venire a vivere a Lisbona. Mi piace avere più responsabilità, la pressione è sempre la stessa. A volte vado bene, a volte male, non sono perfetto, ma mi sento capace di sopportare le pressioni quando devo».
Ronaldo dice di sentirsi bene
«Se dovessi dimostrare qualcosa a 37 anni e 8 mesi… sarei preoccupato. Dopo quello che ho già fatto e vinto, sarebbe una sorpresa per me. Ovviamente devo dimostrare quello che sono anno dopo anno, tutti hanno le loro opinioni. Il Mondiale sarà la competizione più importante? Sì, una delle più importanti, è un sogno vincere ma se non dovessi vincere altri trofei sarei felice lo stesso».