Gennaio è lontano ma comincia Repubblica. In estate erano tutti bravi e il Napoli in dismissione, ora fanno tutti schifo tranne Giuntoli
Chi di calciomercato ferisce…
Siamo ancora a novembre, ma a causa del Mondiale irrompente il calciomercato e tutto lo spettacolo annesso arriveranno a bravissimo sui nostri schermi. L’Italia poi è fuori dal Qatar, quindi qualcosa i giornali dovranno pur mettere in pagina. Ma ecco il punto: Repubblica anticipa il tema generale con un lungo pezzo dedicato – per riassumere tantissimo – a quanto meraviglioso è stato il lavoro del Napoli in estate e a quanto hanno fatto schifo gli altri.
La fuga da 8 punti del Napoli sul Milan, ecco “quanto vale” un mercato fatto bene, è la tesi dell’articolo. “I rossoneri li hanno lasciati sulla spiaggia, in estate”, leggiamo. E via giù di dettagli.
“Tutte le scelte azzeccate contro nessuna, o quasi. Chi insegue, dietro, ha dovuto fare i conti con la sfortuna: l’Inter ha solo assaggiato il ritorno di Lukaku, la Roma neanche se si parla di Wijnaldum. Mentre qualche sorso di Dybala i giallorossi l’hanno dato, prima di conoscere l’arsura sotto porta. La stessa sorte della Juventus, che ha visto Di Maria divertire e poi crollare a terra per tre volte in tre mesi. All’orizzonte ci sono ora il primo Mondiale invernale della storia del calcio, le cui scorie sono dunque imprevedibili, e una finestra di compravendite a zero euro. Difficile rimediare a gennaio”.
Al campionato del “te lo dicevo io” (sempre un po’ antipatico) possiamo dire di essere primi, con un certo orgoglio. Poi magari le cose cambieranno dopo la sosta eh (ma non si capisce perché dovrebbe…), intanto registriamo di aver provato a dirlo in tempi non sospetti, a luglio. Quando la trattativa per De Ketelaere al Milan veniva raccontata con la sobrietà dell’arrivo di Maradona al Napoli, e Kvara come un pezzotto georgiano pescato al mercatino delle pulci.
Andrebbe messa a confronto la rassegna stampa di questa estate con questo articolo di Repubblica, che riassume – anche con un certo sadismo – tutti buchi presi dalle concorrenti del Napoli. Appena quattro mesi il mondo mediatico era capovolto. E la coerenza riposi in pace.
Repubblica, dunque ricorda che “sembravano una catastrofe gli addii al Napoli di Mertens, Insigne, Koulibaly. Invece Spalletti ora crede in una sorta di trinità calcistica – il presidente De Laurentiis, il ds Giuntoli, il capo dello scouting Micheli – che gli ha regalato i migliori volti nuovi della Serie A: il difensore sudcoreano Kim e l’esterno d’attacco Kvaratskhelia”. Scrive che “la forza degli azzurri sta nelle riserve”. E che invece il Milan è fermo all’undici dello scorso anno. Di nuovo: lo scrivemmo a luglio, ma vabbé.
Il calciomercato rossonero – scrive Repubblica – è una casa degli orrori che poco diverte i tifosi: Origi ha segnato un solo gol in 13 presenze, Dest ha causato il rigore nel big match col Napoli, Vranckx e Adlì sono oggetti misteriosi. Di Thiaw, che qualcosa di buono ha fatto vedere, Pioli ancora non si fida al cento per cento. Ma l’errore capitale del duo Maldini-Massara, dalle lodi ai dubbi nell’arco di sei mesi, è per ora Charles De Ketelaere. Pagato 32 milioni, quasi tutto il budget a disposizione degli uomini mercato del Milan. Il belga è triste, fuori dagli schemi, mai decisivo. Pioli continua a ripetere che anche Tonali e Leao alla loro prima stagione in rossonero hanno faticato: un modo per esorcizzare la paura di aver sbagliato cavallo?”
Il pezzo poi si dedica all’Inter e ai suoi “tasselli incastrati a metà”, alla Juventus dei “regali scartati già rotti”, Pogba, Di Maria e Paredes. E ancora alla Roma, con Dybala e Wijnaldum. E scopriamo che “non sempre ciò che costa di più è realmente più funzionale”.