Il calciatore 23enne giocava nella West Bank League, non è ancora chiaro se stesse partecipando attivamente agli scontri.
Ferito a morte nella giornata di ieri, il calciatore 23enne Ahmed Daraghmeh giocava nel Thagafi Tulkarem, squadra della West Bank League, massima serie della Cisgiordania.
Non è chiaro se stesse prendendo parte attivamente agli scontri tra palestinesi ed esercito israeliano rivela Rai News.
Ahmed Daraghmeh era entrato nella città palestinese di Nablus per scortare ebrei israeliani in un sito noto come Tomba di Giuseppe, il cenotafio considerato il luogo di sepoltura del patriarca ebreo Giuseppe. Il sito è vicino all’antica città di Sichem, la prima capitale del Regno d’Israele.
Daraghmeh era della vicina città di Tubas. Era capocannoniere della sua squadra con sei gol in questa stagione, secondo il popolare sito web di calcio arabo Kooora.
In un comunicato stampa Shtayyeh, Premier palestinese, ha condannato il crimine dell’occupazione a Nablus, e ha rivolto un appello alle istituzioni internazionali per i diritti umani affinché “si assumano le proprie responsabilità, fermino le esecuzioni sul campo contro il nostro popolo e puniscano i colpevoli assicurandoli alla giustizia”.
Shtayeh ha precisato che Daraghmeh è stato colpito da “due proiettili, uno alla schiena e l’altro una gamba”. Lo riferisce anche la agenzia di stampa ufficiale Wafa.
La sua salma è stata avvolta da una bandiera di Hamas. L’organizzazione ha affermato in un comunicato che Daraghmeh era un suo combattente.
Con la morte di Daraghmeh, dall’inizio di quest’anno il numero delle vittime è salito a 224.